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Inverno demografico: la gente deve sapere.
La presentazione del filmato “Demographic winter, the decline of human family”(Inverno demografico, il declino della famiglia umana) al parlamento Europeo a Bruxelles, lo scorso 4 marzo, è stata l’occasione per un acceso dibattito sul tema della denatalità e delle politiche familiari all’interno della Comunità Europea.
Il valore della famiglia tradizionale, ben espresso dal filmato che ne sostiene atttraverso dati scientifici il primato, il tema del calo delle nascite e dell’invecchiamento della popolazione , la crisi economica prevista con anticipo se guardata con l’occhio del demografo, sono argomenti di grande impatto che però godono di poca popolarità, specialmente tra gli “Euroburocrati”. E ne abbiamo avuto conferma dal pubblico, non particolarmente numeroso, ma molto attento e partecipe, e dalla defezione di molti importanti invitati, anche tra i deputati nostrani.
Il filmato ha il grande merito di portare alla luce gli aspetti più sgradevoli di un quadro che si sta già delineando: nonostante la grande preoccupazione espressa dai promotori del convegno, l’eurodeputato portoghese Josè Castro e il presidente dell’ELFAC (European Large families Confederation) Fernando Castro, un rapido diffondersi di buone prassi in materia di politiche familiari, un forte supporto alle famiglie da parte degli Stati perché le donne europee possano avere la libertà di scegliere di avere i figli che desiderano avere, il conforto e il sostegno da parte di tutti i settori della società, per ora poco consapevoli della situazione, possono ancora provocare un cambiamento delle prospettive.
Per anni, ci ricorda Fernando Castro, siamo cresciuti nella bugia della bomba demografica: ma l’aumento della popolazione non è dovuto all’aumento delle nascite, che in tutto il mondo continuano a calare, quanto alla diminuzione della mortalità infantile e all’allungamento della vita media. Scoraggiare le nascite non serve ad altro che peggiorare la situazione. La “scomparsa” dei bambini e dei giovani , moderni “panda” che sarebbe il caso di iniziare a proteggere, ci conduce verso un futuro di grande incertezza, di sconquasso sociale, di crisi in settori come la previdenza (si calcola che fra 20 anni in Portogallo un pensionato riceverà la metà del suo stipendio), l’assistenza medica, la ricerca, che per anni abbiamo dato per scontati. Con l’incontro europeo, l’argomento non è chiuso: dopo essere stato mostrato al parlamento spagnolo e a quello portoghese, il filmato Demographic winter” sarà presentato a cura della nostra associzione e della regione Lombardia al mondo della finanza,della cultura e dei media, ai giovani delle università economiche più prestigiose d’Italia. Nessuno potrà dire “non lo sapevamo”.
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