Narrazioni oltre le vette: arriva il Filmfestival della Montagna Il 57° TrentoFilmFestival è stato presentato…
Ci sarà anche Karl Unterkircher al prossimo Film festival di Trento. Il compianto alpinista altoatesino, scomparso l’estate scorsa fra le nevi del Nanga Parbat, sarà protagonista di una pellicola che ne ripercorre la vita e le imprese sulle montagne più alte del mondo.
“Karl”, questo il titolo del film firmato dalla regista Valeria Allevi - un tempo produttrice di pellicole di moda, oggi votata alla montagna – e da Sara Sottocornola che lo ha ideato e poi seguito in veste di produttore esecutivo, narra le gesta di un ragazzo altoatesino sereno, posato e follemente innamorato delle montagne che, poco a poco, senza quasi rendersene conto, diventa uno dei più grandi alpinisti del mondo.
Nel curriculum di Unterkircher sono indelebili i semi di un talento naturale che va ben oltre la media. Dai 32 quattromila delle Alpi alle 14 spedizioni in Himalaya e Sud America, dalle 40 prime ascensioni sulle Dolomiti alle due “prime” del Mount Genyen (6.240 metri, nel 2006), del Jasemba (7.350 metri, 2007, con Kammerlander). E poi il capolavoro: la prima salita dell’inviolata parete Nord del Gasherbrum II (8.035 metri), compiuta in puro stile alpino, nel luglio del 2007, con Daniele Bernasconi e Michele Compagnoni. Infine, il 15 luglio 2008, la tragica scomparsa sulla parete Rakhiot del Nanga Parbat.
A raccontare questa metamorfosi – che farà di un piccolo uomo un gigante dell’alpinismo (Unterkircher è l’unico al mondo ad aver salito nel giro di 63 giorni i più grandi colossi della Terra, Everest e K2) -, i ricordi di amici e grandi alpinisti fra cui Hans Kammerlander e Kurt Diemberger. Di Simone Moro, Silvio Mondinelli, Adam Holzknecht, Michele Compagnoni, Mario Merelli, Agostino da Polenza. Ma anche della moglie Silke che, quasi in punta di piedi, ha accompagnato Karl nei momenti più brillanti e più tragici della sua vita.
Il film, presentato da Montagna.tv e prodotto dalla Mountnet, farà parte delle 43 opere in concorso al Trentofilmfestival, il tradizionale appuntamento con il cinema di montagna che quest’anno segna la sua 57esima edizione. La kermesse cinematografica, che comincerà il 21 aprile con Montagnalibri per proseguire fino al 3 maggio, sarà guidata dal direttore artistico Maurizio Nichetti, mentre la selezione e programmazione dei film è nelle mani di Augusto Golin.
Il concorso parte il 25 aprile con una chicca per amanti della settima arte: la musicazione di un film muto di Erich Von Stronheim Blind Husbands, pellicola del 1919, accompagnata dal vivo dall’Orchestra filarmonica di Trento.
Poi spazio alle opere in gara. Fra cui spiccano “Before Tomorrow” di Madeleine Piujuq e Marie Cousineau, una storia ambientata fra gli Inuit dell’Artico e le loro condizioni di vita estreme; Piazzàti, girato nelle valli occitane d’Italia e Francia che racconta dei bambini “in affitto”; “Tara voyage au coeur de la machine climatique” di Thierry Ragobert e Emmanuel Roblin, che documenta una delle più importanti missioni scientifiche europee per lo studio dei cambiamenti climatici; e “Karl”, appunto, che, dopo una presentazione il 15 aprile a Bolzano durante la fiera Prowinter, verrà proiettato per due volte al filmfestival. La prima martedì 28 aprile alle 17 al cinema “Modena” di Trento, e poi venerdì 1 maggio alle 18, all’auditorium Santa Chiara, con la presentazione speciale del climber francese Patrick Edlinger, che al festival porterà il ricordo di Patrick Berhault.
A decidere il miglior film sarà una giuria internazionale composta dal presidente Giuliano Montaldo (già numero uno di Rai Cinema), dall’alpinista e regista Marco Preti, dalla documentarista tedesca Sibylle Tiedemann, dalla produttrice catalana Monserrat Gulu e dal pluripremiato regista marocchino Ivan Boccara.
Sette in tutto i premi a disposizione. Oltre alla celebre Genziana d’oro per il vincitore, ci sono riconoscimenti per il miglior film di montagna e alpinismo, per il film di esplorazione e avventura, per il miglior cortometraggio, la migliore produzione televisiva, il miglior contributo tecnico-artistico e infine una premio esclusivo della giuria.
montagnatv
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