Per dare nuova carica ad un sistema economico ingessato dalla crisi internazionale per Berlusconi si…
Ad un mese dalla sua nomina, si è ufficialmente insediata oggi, presieduta da Lorenzo Dellai, la “Cabina di regia” della filiera foresta – legno, organismo consultivo della Giunta provinciale previsto dalla legge 11/2007 che riunisce tutti i soggetti, pubblici e privati, coinvolti nei vari aspetti della politica forestale e della filiera foresta-legno. L’insediamento della “cabina di regia” è, di fatto, l’inizio di una nuova politica che punta a fare del legno trentino, dalla gestione delle foreste alla produzione di legname fino al suo utilizzo nel campo della nuova edilizia sostenibile, un sistema d’eccellenza destinato a diventare un punto di rifertimento non solo in campo nazionale ma europeo.
Nell’organismo sono rappresentati, accanto agli Assessorati ed alle strutture della Provincia (industria e artigianato, foreste, ricerche e innovazione), Camera di commercio, Università, centri di ricerca, Agenzia per lo sviluppo, categorie produttive di settore, Comuni, Usi civici, ordini professionali, sindacati, proprietari forestali pubblici e privati, Magnifica Comunità di Fiemme e Regola di Spinale Manez. Una composizione allargata ma anche flessibile, che potrà articolarsi operativamente in sottocommissioni, la cui durata coincide con quella della legislatura.
“Con l’istituzione della cabina di regia – ha affermato il presidente Dellai aprendo la riunione – si sono finalmente poste condizioni concrete per la valorizzazione economica del nostro patrimonio forestale nell’ambito di un progetto strategico che, a partire dall’utilizzo del legno, punta a definire un nuovo concetto di edilizia e nuovi avanzati standard costruttivi. L’approccio che si è voluto dare alla cabina di regia è quello di una grande concretezza ed operatività, per offrire nuove opportunità alle imprese trentine del settore legno. E’ anche questo un modo per uscire dalla crisi dando impulso ad un comparto economico dal quale ci attendiamo grandi cose, capacità di convergenza e sinergia d’azione. L’importante è che ora si imprima in tale direzione un deciso colpo d’acceleratore”.
La prima riunione della cabina di regia della filiera foresta-legno è stata l’occasione, in prima battuta, per una ricognizione delle principali iniziative in corso per la valorizzazione del legno trentino – dalla certificazione di buona gestione forestale PEFC e le catene di custodia alle iniziative di promozione messe in campo dalla Camera di commercio (ad esempio il nuovo Portale del legno trentino), dal Progetto Sofie alle case in legno di Itea Spa (300 alloggi all’anno) al progetto “Case Legno Trentino”, del quale ha parlato oggi, illustrandone a grandi linee le finalità, l’assessore all’industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi.
Il momento, ancorchè segnato dalla crisi economica ma forse proprio grazie ad essa, è propizio per dare al legno trentino il posto che merita, non solo per quanto riguarda la gestione delle foreste – cosa di cui ha parlato l’assessore Mellarini, annunciando che la questione della valorizzazione del prodotto legno sarà portata all’attenzione della Comunità europea il prossimo 12 luglio al convegno di Garmish sull’agricoltura di montagna – ma soprattutto per ciò che riguarda le prospettive del mercato delle costruzioni, un segmento strategico di sviluppo. Ed è in particolare qui che il Trentino intende giocare le proprie carte con il Progetto “Case Legno Trentino”, progetto in corso di definizione da parte della Giunta provinciale insieme a Trewntino Sviluppo.
Il progetto – come ha spiegato l’assessore Olivi – punta a fare del Trentino un polo di eccellenza per l’edilizia in legno e prevede di offrire a tutte le imprese un protocollo prestazionale tecnico di base, trasversale a tutte le tipologie costruttive. L’obiettivo è di arrivare ad una certificazione di prodotto e ad un marchio omnicomprensivo di tutte le certificazioni oggi adottate all’interno del quale sia possibile innescare processi qualitativi diversi. Il regolamento tecnico, questa l’ipotesi sulla quale sta lavorando la Giunta provinciale, prevederà in sostanza, all’interno di un’unica norma quadro, una scala certificatoria che vede al primo gradino la Casa Legno Trentino, al secondo la Casa Clima Trentino per arrivare al vertice con la Casa Sofie Trentino.
Un disegno sul quale le componenti della cabina di regia – tra l’altro coinvolte oggi dal dirigente generale del Dipartimento Risorse forestali e montane Romano Masè, anche in un primo momento informativo volto alla definizione delle nuove Linee guida forestali per la legislatura in corso – hanno iniziato oggi un primo, concreto confronto.
Ufficio stampa Provincia di Trento
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