Cinque libri della collezione di MontagnAnimata per leggere e giocare con i bambini durante le vacanze…
A MontagnAnimata sei giorni su sette è uno spettacolo
Da giugno a settembre, alla MontagnAnimata le settimane iniziano la domenica e corrono fino al venerdì.
È il calendario degli spettacoli a dare ritmo e colore a tre sentieri tematici:
La Foresta dei Draghi,
Il sentiero del Pastore Distratto e
Il Geotrail del Dos Capèl - tra Gardonè (1650 m) e Passo Feudo (2200 m), ai piedi del Latemar.
Di chi li studia e chi ne segue le tracce. A guidare bambini e famiglie in questo viaggio di scoperta nella Foresta dei Draghi è il Prof. Drache. “Prelevato a notte fonda alla stazione di Predazzo, l’illustre dragologo bisbigliava di sciamani, misteriose pozioni e tribù sconosciute”. Retino alla mano, l’invito è a seguirlo nel folto del bosco. Il sentiero è pianeggiante, adatto anche ai più piccoli.
Ci sono le storie dei pastori. Come Albina, che in Val di Fiemme è un’istituzione. Abituata a tagliare il fieno con la falce, lo annoda in un lenzuolo pulito e lo porta a valle. Alberto sta imparando. Chi conosce bene il bosco è Sergio, un boscaiolo vero come suo padre e prima ancora suo nonno. Il suo è un lavoro paziente, di cura. Non c’è da stupirsi se riesce a tenere a bada anche la Signora Matilde. A raccontare di api e miele oltre al Prof. Pròpolis c’è Corrado. Le sue arnie sono geometria perfetta, pensate per favorire un mondo delicato e fragile come insegnava Rudolf Steiner. A raccontare il mestiere delle guide alpine ci sarà anche Otello Miramare perché per puntare alla cima è meglio avere una guida, scegliere scarpe comode e avere una felpa a portata di mano.
Tutte le annotazioni e i dati raccolti sono stati analizzati da studiosi di fama internazionale. L’ipotesi che il Dahú possa muoversi retrocedendo non è stata validata a sufficienza. Le nostre scienziate – una mitologa e una biologa – hanno nuovi strumenti di indagine e reperti provenienti da tutto il mondo. Il Dahú solletica la nostra capacità percettiva. Serve disponibilità allo stupore, uno strumento antico – capace di emettere vibrazioni leggere –, tenacia e occhi allenati che sanno osservare.
In cima a Passo Feudo il sentiero del Dos Capèl è strategico per osservare l’evoluzione della terra a partire da 240 milioni di anni fa. Tra rocce “cotte”, spezzate e ripiegate, scogliere coralline, filoni vulcanici, colori e paesaggi dolomitici di straordinaria bellezza. Un’occasione unica per mettere i piedi dove alcuni secoli fa si avventurarono donne coraggiose come Maria Ogilvie Gordon – prima donna al mondo a laurearsi in geologia – che studiò rocce carbonatiche e corpi vulcanici, e prima ancora Amelia Edwards, che scalò vette e campanili di roccia.
un angolo di quiete tra i larici. Su questo palco naturale, per sette settimane si alternano storie raccontate ad alta voce, cantate e disegnate insieme a Pino Costalunga, Claudio Madia, Simone Frasca, Otto il Bassotto e Luigi Ciotta. Ad accomunarli è un pizzico di follia e la capacità di saper creare storie leggere. Seduti su un tronco, occhi chiusi. Segui le mani che disegnano nell’aria, osservi le espressioni del viso. Bambini e adulti mescolati nel pubblico. Le storie si fanno insieme, applausi compresi.
Mamme, nonne, sorelle, figlie. Chiara ha preso ispirazione dal mondo delle api: operoso e instancabile. Dall’imperfezione allegra del Dahú, che si trasforma in forza. Da quel sottile equilibrio tra resistenza e coraggio di Ardea, la draghessa dei deserti che piace tanto ai bambini. Ecco uno spazio per rallentare, sentire il respiro della natura e il fresco dell’erba sotto i piedi.
L’esperienza di MontagnAnimata dice che mescolare teatro, scienza, ricerca, tradizioni è possibile. Creare un dialogo tra esperti e attori funziona. Raccontare saperi antichi in modo semplice si può. E chi torna a valle racconta il gusto della scoperta.
INFO: Latemar 2200 Spa, tel. 0462 502929, predazzo@latemar.it – www.montagnanimata.it
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