Anticipiamo per ora le prime 130 immagini di una splendida serata nel centro storico di…
MARIO FELICETTI – PREDAZZO – Mai vista una sfilata del genere in Fiemme e Fassa, con carri, bande, gruppi folk, costumi, colori, musica e tanto altro. Ieri, lunga un chilometro, ha percorso le vie di Predazzo, davanti ad una folla impressionante, calcolata in oltre 4.000 persone, del paese, delle valli e di fuori valle, per l’edizione 2012 dell’Oktoberfest. Tanto di cappello, va detto subito, agli organizzatori, i giovani della «Taverna Aragosta», che hanno dato l’anima per far crescere questa straordinaria manifestazione autunnale. Dopo la serata di venerdì, con i volontari dei Mondiali di Fiemme 2013 e della Marcialonga e l’elezione di «Miss Oktoberfest» (la giovane predazzana Gaia Panozzo), la giornata di ieri ha visto il paese animarsi fin dalle 9 del mattino, con la colazione bavarese in piazza Ss. Apostoli, resa effervescente dalle musiche tradizionali del giovane gruppo locale «Flaimstal Spitzbaum». Poi, a partire dalle 11, la spettacolare sfilata, partita dallo Sporting Center e che ha interessato le vie Dellagiacoma, Roma, Trento, San Nicolò, Degasperi, Cesare Battisti, per imboccare quindi via Lagorai, al bivio con via Fiamme Gialle, e aggiungere il maxi tendone allestito preso il campo sportivo comunale.
Una struttura non solo capiente, ma predisposta e addobbata con cura certosina, decorata all’interno da splendidi motivi floreali, strutturata in maniera fantasiosa e ad un tempo estremamente funzionale, con all’esterno un piazzale di accoglienza dei visitatori e tutti i servizi. Tornando alla sfilata, è stato possibile ammirare ed applaudire i protagonisti in costume, con il gruppo «Haflinger Club», le bandiere dei Comuni di Predazzo e Hallbergmoos, oltre che della Magnifica comunità di Fiemme, le bande di Predazzo, Faver e Pozza di Fassa, la Musikkappelle Kalisberg di Civezzano, il corpo di ballo «Tridentum», il carro «de le bore», con i boscaioli, il carro di legno con file di tronchi al traino, gli immancabili Schützen, di Fiemme e Fassa, dell’Alto Adige e del Tirolo, nei loro costumi originali e coloratissimi, il principe vescovo (il presidente della Taverna Aragosta Andrea Dellasega), i tre suonatori predazzani di «Alphorn» (lungo tubo conico in legno), gli Shuhplattler, i cacciatori, i trattori d’epoca, il carro delle «Kellere» (come un tempo venivano chiamate le cameriere delle osterie), il gruppo folk di Canazei, gli Aizemponeri, gli sciatori della Marcialonga story (che vedremo il prossimo anno in occasione del quarantesimo della gran fondo), il gruppo musicale «Woodstone», con tamburi scavati nel legno dell’Alta Badia, i nove cavalli norici dell’azienda agricola di «Maso Lena», il «Grop da la Paic», i frustatori di Soraga. In mezzo lo straordinario carro storico della birreria bavarese Hofbrauhaus Traunstein, ospite speciale della manifestazione e che quest’anno festeggia i suoi 400 anni di attività. Nel pomeriggio, dopo la classica spillatura della prima birra, musica e spettacolo per tutti.
Ieri sera infine, gran finale con il gruppo austriaco «Die Lauser». E già si pensa, con nuove idee, alla prossima edizione 2013.
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Festa in anteprima e un decalogo Grazie ai 1.300 volontari dei Mondiali di sci -
Doveva essere la festa del volontario, quella di venerdì sera all’Oktoberfest. E festa è stata in tutti i sensi. Una serata speciale per gli «organizzatori» dei Campionati del Mondo Fiemme 2013 e della Marcialonga. Non hanno dubbi i due presidenti Piero Degodenz e Alfredo Weiss: senza i volontari i grandi eventi non ci sarebbero. Nessuno però si aspettava oltre 1300 persone, tutti a lavorare per i due grandi eventi. La paga è un bel grazie, la divisa di cui vanno fieri tutti e la consapevolezza di contribuire al successo di due eventi mondiali. Semplice il decalogo dei volontari, 5 punti chiave stampati su un volantino. Sorridi: costa poco, vale molto. Non dire mai «non so»: usa «m’informo», è meglio. Se puoi essere di aiuto, fallo, solo dopo chiediti se era un tuo compito o meno. Puntualità, rispetto del lavoro degli altri, linguaggio appropriato e buon senso sono valori indispensabili per una squadra vincente. Sii orgoglioso della tua valle, la tua valle sarà orgogliosa di te.
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