E’ salito a 118 il drammatico bilancio delle vittime causate dal letale virus Ebola, che ha scatenato…
L’influenza A, provocata dal virus H1N1 non è la solita influenza stagionale, perchè si sta diffondendo ad un ritmo elevatissimo, insolito per questo periodo dell’anno.Negli ultimi 6 anni l’influenza stagionale ha raggiunto il suo picco tra gennaio e febbraio. A ottobre l’incidenza è sempre stata piuttosto bassa, mentre quest’anno ha già superato 8 casi per mille abitanti superando già tutti i picchi precedenti, tranne quello del 2004-2005.
La fascia di età più colpita è tra i 5 e i 14 anni (oltre il 33 per mille) e anche questo è insolito perchè normalmente sono i bambini più piccoli (0-4) ad essere i più bersagliati dal virus influenzale.
Fino a ieri i morti accertati erano 24 . L’Italia risulta al quarto posto in Europa per numero di morti, dopo UK, Spagna e Francia.
Quest’anno il virus H1N1 potrebbe fare anticipare il picco di un paio di mesi, oppure portare l’influenza ad un livello di diffusione mai conosciuto prima.
In ogni caso, è meglio essere prudenti:
evitare, per quanto è possibile, i luoghi affollati;
lavarsi spesso le mani
non sottovalutare i sintomi dell’influenza
non fidarsi troppo del vaccino
Test fai da te per l’influenza: è inutile, costoso e non ci dice se abbiamo l’influenza suina
Nelle farmacie in questi giorni va a ruba un test fai da te per l’influenza dal nome “Ego test – test influenza”, prodotto da una ditta tedesca. Ma il test dice solo se hai un’influenza generica, non la H1N1.
Il test rileva un generico virus influenzale, non il nuovo A H1N1
Come scritto sulla confezione, il test rileva “la presenza degli antigeni dell’influenza di tipo A e B, compresi i ceppi suini e aviari”.
Cosa significa? Vuol dire che il test è in grado di individuare, all’interno di un campione di muco prelevato dal naso, se è presente un virus influenzale o no, non facendo però alcuna distinzione tra i tipi di virus.
I virus influenzali infatti sono di tre tipi, A, B e C. Le influenze che durante la stagione invernale ci costringono a letto sono praticamente tutte imputabili ai primi due tipi, con i virus A responsabili della maggior parte dei casi di influenza stagionale. Il nuovo virus dell’influenza suina è proprio un virus di tipo A, anche se non ha parentele strette con i virus A circolanti ultimamente.
Questo test, quindi, non ci dice se il virus rilevato è di tipo A o B, e quindi nemmeno se si tratta dei sottotipi suino H1N1 o dell’aviario H5N1, o qualsiasi altro ceppo virale. Ci dice solo, in sostanza, se nelle nostre vie aeree c’è un virus influenzale, o no.
Spesa inutile
Un’informazione che ci è costata 14,50 euro (noi lo abbiamo trovato a questo prezzo in farmacia).
Bisogna poi sottolineare che non è assolutamente facile prelevare correttamente il campione di muco necessario, nonostante il test fornisca un foglietto di indicazioni chiaro ed esauriente. È assolutamente necessaria una buona manualità.
Suina o stagionale, l’influenza si affronta con il buon senso
Senza entrare nel merito della sensibilità e specificità del test, cioè se ci fornisce un’indicazione corretta, comunque l’informazione fornita da questo test non è utile.
Anche nel caso in cui noi scoprissimo che i nostri sintomi sono dovuti ad un virus influenzale, anche se fosse quello dell’influenza suina, il nostro comportamento deve essere sempre lo stesso: restiamo a casa, contattiamo il nostro medico di famiglia, e seguiamo le indicazioni che ci fornisce, senza intasare i pronto soccorso o precipitarsi in farmacia a comprare farmaci inutili.
Tanta acqua, riposo e un’alimentazione leggera ricca di frutta e verdura sono le armi per sconfiggere il malanno stagionale. Eventualmente si può ricorrere ad un antipiretico od un antidolorifico/antinfiammatorio, se la febbre e i dolori sono molto forti, sempre seguendo le indicazioni del medico. Lo stesso vale per la nuova influenza A H1N1, che nella gran parte dei casi si sta dimostrando una malattia lieve, dal decorso sovrapponibile a quello della classica influenza stagionale.
Inoltre, attualmente, due casi su tre di sintomi da raffreddamento (raffreddore, tosse, qualche linea di febbre, malessere diffuso e dolori articolari), non sono imputabili ai virus influenzali circolanti, ma ad altri virus, come rinovirus, adenovirus, coronavirus e virus parainfleunzali. Allarmarsi è inutile, perchè l’influenza si affronta con il buon senso.
Vi siete mai chiesti perchè le influenze, in generale, colpiscono maggiormente nei mesi invernali? Questo si verifica perchè durante l’ inverno, nel nostro corpo, i livelli di vitamina D tendono ad abbassarsi a causa di una minore esposizione ai raggi solari.
Ma che c’ entra la vitamina D con le influenze?
I globuli rossi, nel nostro corpo, ricevendo vitamina D producono una sostanza chimica, la catelicidina, che attacca molti agenti patogeni come virus, batteri, funghi.
Quindi per prevenire “naturalmente” le influenze, tra cui anche l’ influenza A/H1N1, nulla è più efficace della vitamina D.
Oltre alla luce solare come “fonte” per la produzione di vitamina D, possiamo assumere tale vitamina consumando alimenti quali latte, pesce (in particolare olio di fegato di merluzzo, ma anche tonno), cereali, succhi di frutta, uova.
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