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La situazione difficile della segheria di Ziano e la discussione in merito alla richiesta del Comune di Carano di parere circa il cambiamento della destinazione urbanistica di un terreno gravato da uso civico ad Aguai sono stati i due principali argomenti affrontati giovedì dal consiglio dei Regolani della Magnifica Comunità di Fiemme.
Il bilancio del 2013 chiude con ben 749.522 euro di deficit.
Da chiarire che, al di là delle perdite dell’anno scorso, a suo tempo comunicate anche in Comun Generale (250.000 euro), sono stati conteggiati 210.000 euro legati al recupero di imposte anticipate nel 2012, mentre il resto è dovuto al mancato recupero delle perdite accumulate negli anni precedenti, quando ci si era illusi che l’azienda potesse tornare in utile.
Preoccupato il giudizio dello stesso Scario: «Se entro due/tre anni non ci sarà un’inversione di tendenza – ha precisato – non è escluso che si debba chiudere lo stabilimento». «In ogni caso – ha aggiunto il regolano di Cavalese Giuseppe Fontanazzi – alcune iniziative nuove sono già state avviate per cercare di iniziare un percorso diverso».
Per quanto riguarda i terreni di Aguai (753 metri quadrati), la richiesta del Comune di Carano non è stata accolta, dopo il parere negativo espresso dall’Ufficio tecnico Forestale, che ha paventato un possibile sviluppo urbanistico della zona. È stata anche giudicata non corretta l’indicazione nel Piano Regolatore Comunale di una strada che, hanno ribadito i Regolani, di fatto non esiste. Nove i Regolani contrari, favorevoli invece lo Scario ed il regolano di Carano Sergio Dagostin.
Le altre delibere hanno riguardato il patrocinio (con 5.000 euro di contributo) della Festa del Boscaiolo, cinquantesima edizione, in programma la prima domenica di settembre, la concessione, per dieci anni, al Comune di Ziano di alcuni terreni per la sistemazione dei parcheggi sull’area antistante l’ingresso della segheria (con quattro posti macchina destinati ad uso esclusivo dell’azienda), la cessione di 59 metri quadrati di terreni a Bellamonte al costo di 36.000 euro (sarà ripristinato un vecchio fienile) e l’accoglimento della richiesta del Comune di Cavalese di avere in concessione la sala del consesso per la celebrazione di matrimoni civili. Sarà disponibile il primo e terzo mercoledì del mese.
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