Natale in trincea, mostra in Sala Rosa a Predazzo

Da PredazzoBlog.it il 1 dicembre 2017

Dal 7 dicembre al 14 gennaio

La Grande Guerra raccontata attraverso lettere dal fronte, xilografie, dipinti e pagine scelte della Domenica del Corriere.

Testimonianze dirette e significative che raccontano i Natali vissuti al fronte, i modesti festeggiamenti, le parole dedicate ai propri cari, le imprese eroiche dei soldati. Sullo sfondo i monti trentini, friulani e veneti e, soprattutto, i volti e le storie di chi quella guerra l’ha combattuta. I documenti provengono dalla ricca collezione privata di Franco Pivetti, storico direttore della Casa degli Artisti di Tenno.

La Sala Rosa di Predazzo ospita la mostra “Natale in trincea” da giovedì 7 dicembre al 14 gennaio, con orario 17-19 nei giorni feriali, 10-12 e 17-19 nei festivi. “Rispetto ad altre iniziative sull’argomento, questa mostra affronta la Grande Guerra da un punto di vista nuovo e alternativo, quello artistico e giornalistico, offrendo un approfondimento culturale di grande interesse e spessore”, sottolinea l’assessore alla Cultura del Comune di Predazzo, Giovanni Aderenti. L’esposizione, infatti, racconta un conflitto vissuto in un’epoca priva di internet e televisione, con pochi organi di stampa che informavano le famiglie sulla vita dei loro cari al fronte. Un’epoca in cui la storia arrivava nelle case degli italiani grazie alla matita di un artista, quella di Achille Beltrame, storico illustratore della Domenica del Corriere, che con le sue copertine faceva emergere la vicenda umana e militare, sociale e strategica di quella guerra. L’esposizione è l’occasione per ammirare alcune fra le sue più belle e significative copertine pubblicate negli anni della Grande Guerra.

Una mostra che, oltre ad essere uno sguardo sul passato, è anche un monito e un richiamo alla riflessione sull’attualità: come è scritto nel dépliant informativo, quest’esposizione “deve ricordarci che in qualche angolo del pianeta, anche questo Natale, sarà ancora un Natale di guerra”. Monica Gabrielli