Carissimi Amici del Blog di Predazzo, in occasione della festa di Pasqua arrivo a voi…
Nel giardino del Risorto
“ Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa”.
Il sepolcro è aperto e vuoto.
L’ombra della morte insediata nell’interno è dissolta dalla luce del sole del nuovo giorno.
Al contrario, davanti al sepolcro, il giardino si riempie di vita.
Qui, è presente Gesù risorto e opera con una forza invincibile.
Qui, i germogli di un mondo nuovo si moltiplicano.
“Là, dove tutto sembra morto, dovunque, i germi della sua risurrezione riappaiono”.
Nel giardino arriva Maria, all’alba del primo giorno della settimana.
Incontra il maestro e lo chiama “Rabbuni”, quando si sente chiamata affettuosamente per nome. Arrivano correndo Pietro e Giovanni, vedono e credono.
Arrivano gli altri del gruppo, i discepoli d’Emmaüs, gli amici, la folla immensa, quelli che ascoltavano la sua Parola.
Da questa notte di Pasqua, questo luogo santo del risorto è aperto a tutti ed è frequentato dal mondo intero, provenienti dai quattro angoli della terra.
Santi e peccatori, uomini e donne, vecchi e giovani, re e poveri, Bakanja e Anwarite, Munzihirwa et Kataliko, tutti all’ascolto della parola di vita e riempiti dal suo Spirito.
Dopo aver rivisitato le tappe dei quaranta giorni di preparazione, l’omelia della veglia pasquale terminava con l’invito di camminare nel giardino della risurrezione, verso le promesse di Dio.
Nella celebrazione della veglia, nelle varie diakonie della Parrocchia di Luvungi sono stati battezzati 136 giovani ed adulti, dopo un cammino di catecumenato durato 4 anni e il tempo della quaresima come preparazione immediata. C’è stata una gioia incontenibile! Dovevate esserci!!!
Che la repubblica del Congo sia veramente un giardino!
Ha tutte le premesse per esserlo.
Bella è la terra del Congo con i suoi fiumi, laghi, foreste, pianure, montagne, vulcani.
Bella è la terra di benedizione, amata e difesa dagli antenati, la terra che ha accolto spoglie dei padri.
Bella è l’arte africana, l’arte delle maschere, delle statuette, dei miti, dei racconti. L’arte che ha ispirato gli artisti moderni del mondo, come Picasso.
Bella è la tradizione africana della fede in Dio, della maternità, dell’amore alla vita, dei riti,
dell’affezione alla natura vivente.
Belle sono le persone per la loro semplicità, spontaneità, relazione, coraggio di vivere, l’accoglienza.
Belli sono i bambini con il loro sorriso immediato e senza pretese.
Bella è la sensibilità cristiana della gente e la loro gioiosa partecipazione .
Bello è il villaggio di Luvungi, con i suoi mille colori, sapori, doni.
A volte, d’altra parte, si è tentati dalla sfiducia per la disarmonia, la bruttura e la cattiveria, che si manifestano qua e là nel paese. Sono orribili le immagini che voi vedette trasmesse a volta dai servizi televisivi: immagine di uccisioni, mutilazioni, distruzioni, di gente affamata, in fuga, disperata. Senza contare le difficoltà della gente “senza lavoro, senza prospettive, senza vie d’uscita!” Ma, come dice Pablo Neruda, gli uomini “Potranno recidere tutti i fiori, ma non potranno fermare la primavera.” La risurrezione “ha una forza senza uguale”, “una forza di vita che penetra il mondo”.
Si continua il cammino. Si gettano sementi di vita. S’invita a entrare nel giardino della risurrezione.
Come scrive una nostra : « Camminare è scegliere di non ripetersi. E’ amarsi e credersi capaci di cose migliori… E’ essere affascinati da una verità più grande di noi. E’ essere attirati da Qualcuno in forza della sua morte per noi” (T.C).
Vi penso e vi sono vicina e ci auguriamo che le energie del Risorto ci facciano compagnia in questo tempo e ci aiutino a passare in questo mondo, lì dove siamo, facendo del bene, come Gesù.
Auguri di Buona e felice Pasqua! Vostra Delia
Luvungi, 30 aprile 2014
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