Aprirà domani sera: "Predazzo Folk Village" la magia del villaggio alpino in piazza. A voi…
PREDAZZO – Ha scoperto da poco più di dieci anni un fino ad allora inespresso talento artistico, che lo ha portato a creare una notevolissima serie di sculture, in legno, in gesso, in bronzo e in marmo, oltre a numerosi disegni di pregevole fattura. Si chiama Vincenzo Guadagnini , in arte «Vincent», predazzano doc, classe 1938, che tutti in paese conoscono per il suo passato di bidello presso le scuole elementari, fino al 1988, anno in cui è andato in pensione. Già quando frequentava le scuole, da giovanissimo, aveva dimostrato di saper disegnare piuttosto bene. Poi per altro le vita lo aveva orientato verso altre attività, tra le quali l’allevamento di bestiame caprino e la passione (che coltiva tutt’oggi) per l’apicoltura. Fino a che, ad un certo momento, nel 1995, durante un periodo di ricovero in ospedale che lo aveva spinto, per passare il tempo, ad intagliare dei pezzi di legno, in vista del Natale, sono riemersi il talento e la naturale creatività, che lo hanno portato a realizzare le sue opere ed i suoi disegni, ispirati spesso alla tradizione locale, ai personaggi di un tempo, ai giochi ed alle attività del passato. E così sono nati l’atleta (da giovane, Vincenzo è stato anche un buon fondista), il boscaiolo, lo scribacchino, la fienagione, lo spaccalegna, tanto per ricordare qualche creazione, assieme ad altre di carattere sacro (specialmente alcune Madonne), oltre che ispirate all’ambiente, alla natura, agli animali. L’ultima opera, in bronzo, è «Lo scalpellino», che Vincenzo Guadagnini ha voluto creare nel ricordo di quanti, 140 anni fa, hanno lavorato per la costruzione della chiesa arcipretale del paese. D’accordo con l’Amministrazione comunale, sarà sistemata sabato prossimo, in occasione della tradizionale sagra patronale di San Giacomo, all’interno del giardinetto che separa la chiesa dalla statale 48, nel corso di una cerimonia ufficiale in programma alle 11. Nel contempo, verrà anche presentata una pubblicazione dal titolo «Narrativa spicciola, rimembranze, arte e natura», curata dallo stesso Guadagnini, stampata da pochi giorni e che rappresenta un compendio di tutto il lavoro svolto dall’autore, arricchito da 150 fotografie a colori e da numerose note autobiografiche, che documentano questo suo talentuoso rapporto con l’arte, oltre a testimonianze di viaggio, fatte visitando diverse località della penisola. L’ultima parte del libro è dedicata ai due fotoamatori Livio Morandini (Paolin) e Fabio Dellagiacoma (Rossat) , che da poco hanno a loro volta portato a termine un bellissimo lavoro (opuscolo più Dvd) dedicato all’architettura ed alle decorazioni contenute all’interno della chiesa. Sarà presentato venerdì 24 luglio, alle ore 21, nel corso di una serata promossa dal Consiglio Pastorale ed accompagnata dalle esecuzioni musicali del maestro Fiorenzo Brigadoi e dai commenti dello storico professor Arturo Boninsegna .
MARIO FELICETTI
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