5 GENNAIO 2016 ore 10.00- Stadio del Salto di Predazzo e ore 14.30 - Stadio del Fondo…
Numerosissimo il pubblico presente nella sala stampa dello Stadio del Fondo, dove il direttore dell’APT di Fiemme dott. Bruno Felicetti presentando gli autori di questa straordinaria invenzione, ha subito sgomberato il campo dalle domande più spontanee che ciascuno si pone: La neve non viene sparata ma sgorga da una fontana, cioè fiorisce da un tubo collegato all’innovativo impianto. La neve è neve a tutti gli effetti, è fatta di sola acqua e non è generata da addittivi chimici. La neve prodotta si scioglie normalmente come la neve naturale.
Il prototipo del cannone NeveXN (Neve Perenne), che rivoluzionerà l’innevamento della piste da sci, è stato messo in funzione per la prima volta oggi nel Centro del Fondo iridato di Lago di Tesero. L’idea, sviluppata fra Trento, Rovereto, la Val di Fiemme e la Val Rendena, permetterà di sparare la neve anche con temperature superiori ai 15 gradi, utilizzando solo energia solare termica.
Il sistema tecnologico, concepito dalla start-up Nevexn finanziata anche dalla Provincia di Trento che si basa sulla produzione di neve artificiale e di “Ice Slurry” a temperature sopra gli zero gradi Celsius. Le attuali tecnologie convenzionali producono neve a partire da -3 °C, in presenza di un’umidita’ relativa del 90%.
Il prototipo brevettato è una piattaforma multiprodotto che permette applicazioni in ambiti diversi. Oltre alla produzione di neve di qualita’, crea liquido frigorifero (Ice Slurry), ma puo’ anche desalinizzare e depurare le acque. Il tutto senza l’utilizzo di additivi chimici. Il team creativo, infatti, usa spesso uno slogan che ben riassume il suo modo di pensare e di agire: “Amiamo il white, ma abbiamo un cuore green”.
Ma chi sono coloro che hanno realizzato questo miracolo? Il team è composto da Francesco Besana, ingegnere di origine bergamasca e trentino di adozione, Fabiano Maturi, ingegnere e dipendente delle funivie di Pinzolo, Giuseppe Franchini, docente all’Università di Bergamo e Anna Vanzo, laureata in Economia e Commercio e impiegata dell’ApT della Valle di Fiemme.
LEGGI L’ARTICOLO DEDICATO AL PROGETTO
Lo stupore di veder sgorgare la neve con una temperatura esterna che si aggirava intorno ai 20°C (anche se il termometro elettronico al sole ne segnava + 30°), ha subito lasciato il posto ad un entusiasmo palpabile come la neve che veniva passata di mano in mano e anche mangiata come un buon gelato distribuito gratuitamente per l’occasione dagli atleti olimpici Cristian Zorzi e Nicola Morandini. Ammetto il mio personale stupore nel vedere la neve fuoriuscire silenziosa dal tubo, altro elemento a favore di questa straordinaria invenzione che abbatte anche l’inquinamento acustico che generano i cannoni tradizionali.
Quello in azione oggi a Lago di Tesero è il primo prototipo, in grado di produrre circa 1 metro cubo di neve all’ora con qualsiasi temperatura esterna. Il progetto ha ora bisogno di essere finanziato e sviluppato per portarlo alla massima resa.
Con i cambiamenti climatici che ben conosciamo, il futuro darà sicuramente ragione a questi 3 giovani innovatori, ed è quanto tutti si augurano, di veder realizzato questo progetto nel minor tempo possibile.
Anche noi facciamo i nostri migliori auguri a Francesco, Anna e Giuseppe, adottando per l’occasione uno slogan tutto pacifista: ”Basta cannoni! Facciamo fiorire la Neve!!”
Questo articolo è già stato letto 65968 volte!