PREDAZZO. Mentre molti esercizi del centro stanno chiudendo si sta concretizzando il progetto delle “botteghe…
Niente piano di pedonalizzazione del centro storico di Predazzo, come annunciato dall’ordine del giorno, ma la nomina di una commissione per approfondire e sviluppare nuove idee in merito allo studio sulla mobilità interna al paese, già elaborato dall’Ata Group di Trento e consegnato alla giunta ancora alla fine dell’estate. Il tutto per arrivare, sperabilmente in tempi brevi, alla presentazione di un piano definitivo che garantisca in futuro un abitato più vivibile e più ordinato. La proposta è stata formulata dall’assessora Manuela Felicetti , in apertura della lunghissima seduta consiliare di lunedì sera (finita quasi all’una dopo la mezzanotte), ed ha trovato concorde anche la minoranza, pur con la raccomandazione di Maria Bosin «perché non faccia la fine del piano dei centri storici». La commissione è formata dal sindaco Silvano Longo , dagli assessori Mauro Morandini e Felicetti, dal consigliere di minoranza Stefano Craffonara e dagli esperti esterni Tullio Boninsegna, Rino Farina, Enrico Brigadoi e Roberto Rea . Gran parte della seduta è stata poi riservata al bilancio di previsione 2009, illustrato nel dettaglio dal sindaco, in assenza dell’assessore di riferimento Fabrizio Zuccato . Chiude a pareggio sulla cifra di 28.400.000 euro. Tra le voci più significative, i 5.543.000 ed i 5.568.000 euro rispettivamente di entrate e spese correnti (togliendo la quota capitale dei mutui in essere, pari a 374.100 euro, si arriva ad uno sbilancio di 300.000 euro, coperti per 230.000 da oneri di urbanizzazione e per 70.000 dal fondo investimenti minori) e, in entrata, 1.200.000 euro di Ici. A parte l’imposta per le prime case di abitazione, cancellata dal governo Berlusconi, le aliquote rimangono invariate rispetto al 2008: 4 per mille per le aree fabbricabili, 5 per mille per le abitazioni che non godono di esenzione, 6,5 per mille per le seconde case e 6 per mille per gli altri fabbricati. Per quanto riguarda le spese di investimento, sono pari a 12.192.000 euro, per una serie di opere pubbliche che interessano un po’ tutti i settori. In evidenza comunque, 3.636.000 euro per la realizzazione del secondo lotto della fognatura, 1.100.000 euro per la messa in sicurezza del versante delle Coronelle, 400.000 euro per l’allestimento delle sale espositive del Museo Geologico Mineralogico, 320.000 euro per coprire il 35% dei costi relativi alla ristrutturazione della parte vecchia della piscina comunale (altri 200.000 euro sono previsti nel bilancio del 2010, mentre il 65% della spesa complessiva, pari a 1.480.000 euro, sarà coperto da contributo provinciale), 400.000 euro per il nuovo marciapiede di via Marconi, 360.000 euro per la realizzazione del percorso storico che interessa le fontane del paese, 370.000 euro per la manutenzione straordinaria delle centraline idroelettriche. Altri interventi riguardano strade, parcheggi, illuminazione pubblica, nuovi ramali dell’acquedotto, arredo urbano, attrezzature sportive, lavori alle scuole elementari e medie. Ampio il dibattito, aperto da Dino Degaudenz , che ha parlato di «voci ricorrenti e ripetitive» e di «programmi che si ripetono e che negli anni non sono mai stati realizzati», richiamando «le 185 voci di bilancio cambiate nel corso del 2008, attraverso otto variazioni per 6.212.000 euro», con un consiglio comunale «esautorato nelle sue funzioni». Accusando la giunta di «mancanza di idee chiare» e di una «distribuzione errata della tempistica». Di «bilancio dei sogni» e di «incapacità di entrare nel merito delle realizzazioni concrete» ha parlato anche Maria Bosin, mentre il sindaco, senza scomporsi più di tanto, ha parlato di«critiche che si ripetono e che già venivano espresse anche in passato», ritenendo importante «operare sui vari temi i necessari approfondimenti». Il bilancio è stato alla fine approvato con 11 voti favorevoli e sei astenuti, l’intera minoranza presente. La seconda parte della seduta è stata riservata alla illustrazione di tematiche riguardanti il Piano regolatore generale. Se ne riparlerà comunque, in maniera più articolata, nella prossima riunione.
Mario Felicetti
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