SCI ALPINO: “LA PRIMA VOLTA DEL GHANA”Un leopardo a Vancouver. Con la sua tuta maculata Kwame…
Candidatura a tre, Milano, Torino e Cortina, “un atto di coraggio” ricorda Giovanni Malagò. Ma ci sarà anche Predazzo (Trentino) che ha già il trampolino, coinvolte addirittura quattro Regioni.
Il Consiglio nazionale del Coni ha deliberato il via libera alla candidatura unitaria di Cortina, Milano e Torino per le Olimpiadi invernali del 2026.
LA PROPOSTA DEL CONI - ”La commissione indica in assoluto come strada da seguire e come auspicio la candidatura congiunta con le tre città per far sì che ci sia una vera candidatura italiana“. Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, dopo l’ultima riunione della commissione di valutazione sulle Olimpiadi invernali 2026 alla vigilia della decisione finale che dovrà essere approvata dal Consiglio nazionale. “E’ una novità assoluta. E’ stata ottenuta dal Cio la possibilità di avere un riscontro di pari dignità da parte delle tre città”.”L’obiettivo – ha aggiunto il n.1 del Coni – è stata l’unitarietà della candidatura, poi l’aspetto dei costi-benefici. Questa è la candidatura che costa meno a detta dalla valutazione delle singole candidature. Si è cercato di prendere il meglio da ogni singolo dossier”. Il capo dello sport italiano ha specificato che “abbiamo ricevuto la disponibilità di Milano e di Cortina. Aspettiamo di sapere se c’è anche quella di Torino. Questa è un’occasione più unica che rara nella storia delle Olimpiadi”.
Tre Medal Plaza (in Piazza Castello a Torino Piazza Duomo a Milano e a Cortina), 3 villaggi olimpici a Milano Cortina e Sondalo ai quali si aggiungeranno Athletes’ Hotel per 1800 atleti tra Torino Sestriere Livigno e la Val di Fiemme, due Broadcasting Center e quattro Mountain Media Center: le infrastrutture di supporto di una candidatura allargata se pure di dimensioni minori si moltiplicano in numero.
Per le gare di sci alpino le sedi proposte sono Cortina Sestriere mentre lo sci di fondo è previsto a Santa Cristina ho un altro luogo da definirsi con la Regione Lombardia.
Ma non tutto lo sci nordico gravità intorno all’unico polo: Salto è Combinata si muoveranno tra Predazzo e Tesero in Val di Fiemme (Trentino).
E la sede di gara prevista per il Biathlon è la Val di Dentro. Chiudono le discipline della neve il Freestyle e Snowboard, rispettivamente a Livigno e Bormio in impianti temporanei.
Per discipline del budello è previsto il restauro della pista Eugenio Monti di Cortina mentre l’unico impianto di nuova costruzione il Pala Italia Rogoredo – Milano ospiterà con la sua capienza di 15000 spettatori il Pattinaggio di Figura e Short Track. Come nel 2006 sarebbe l’Oval di Torino a ospitare il pattinaggio di velocità su pista lunga. Mentre il campo principale dell’ Hockey sarebbe un altro impianto del 2006, l’allora Pala Isozaki ora Pala Alpitour di Torino con seconda sede il Pala Sharp di Milano. Per il Curling si pensa al Palalido Meneghini.
Il dossier adesso va concordato, passo passo, con il Comitato olimpico internazionale e con le Federazioni internazionali. E’ Losanna che detta i tempi e interviene su certe scelte. E questo è un fatto positivo, potrebbe evitare (eventuali) contrasti fra le tre città italiane: a San Siro ci sarà la cerimonia inaugurale, mai uno stadio così grande è stato impiegato per i Giochi invernali.
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