PARTO PER FIEMME propone rimborso spese su Merano e Bolzano

Da il 6 aprile 2017
neonati

“PARTO PER FIEMME” PROPONE UN RIMBORSO SPESE PER LE FAMIGLIE CHE SCEGLIERANNO DI ALLOGGIARE IN ALBERGO A MERANO O BOLZANO NEI GIORNI PRECEDENTI ALLA DATA PRESUNTA DEL PARTO.

Perchè, come l’episodio descritto sotto, relativo ad una criticità recente (e sono numerose negli ultimi mesi), quando una donna deve passare la notte fra ambulanze, auto medica con trasferimenti da un veicolo all’altro a Egna solo per un controllo che, una volta svolto a Trento, confermava semplicemente la necessità del riposo evitando spostamenti… Si capisce tutta l’assurdità, per le nostre zone alpine così lontane da Trento o Bolzano, del “Percorso Nascita” in assenza del “Punto Nascita di Cavalese”.

LE NOTIZIE GIUNTE DAI NOSTRI AMMINISTRATORI DI RITORNO DA ROMA SONO PIÙ CHE CONFORTANTI
(abbiamo scelto di non apparire sui giornali per lasciar lavorare chi di dovere, ma siamo estremamente vigilanti…)

LA RIAPERTURA DI TUTTI I SERVIZI DEVE AVVENIRE PRIMA DELL’ESTATE, ma nel frattempo le difficoltà che ci sono state imposte sono tante e quindi è necessario proporre soluzioni anche nell’immediato!!!

Fino a quando il Punto Nascita di Fiemme, Fassa e Cembra non riaprirà vi consigliamo di proporre alle partorienti di Fiemme, Fassa e Cembra di chiedere alla propria ostetrica di riferimento di prendere contatto con un’ostetrica di Merano o di Bolzano.

ospedale merano PARTO PER FIEMME propone rimborso spese su Merano e Bolzano

Verrà fissato un appuntamento per la signora che vuol partorire lì per poter fare la cartella, verificare i dati e finalizzare la presa in carico.
L’appuntamento avrà luogo alla 37esima settimana per Merano o alla 39esima settimana per Bolzano.

ospedale bolzano PARTO PER FIEMME propone rimborso spese su Merano e Bolzano

Il parto implicherà uno spostamento qualche giorno prima e un soggiorno in albergo, ma si tratta di un evento troppo importante per non viverlo con la dovuta serenità!

“Parto per Fiemme” propone un rimborso spese alberghiere di 150€ per l’alloggio avvenuto su Merano o Bolzano nei giorni precedenti al parto.

PER RICEVERE IL RIMBORSO SPESE, possibile grazie alle numerosissime adesioni al progetto da parte delle genti di Fiemme, Fassa e Cembra, è sufficiente una domanda via email, allegando la ricevuta dell’albergo, a partoperfiemme@gmail.com

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UNA NOTTE DI ORDINARIA FOLLIA?

La polemica sulla chiusura dei punti nascite non si placa e il consigliere provinciale M5S Filippo Degasperi prende spunto da un recente intervento di cui ha ricevuto segnalazione, per rilanciare le critiche al sistema trentino.

Quanto accaduto nella notte tra il 4 e il 5 aprile tra Trento, Bolzano e Cavalese sembrerebbe un episodio del fortunato cartoon “Wacky races”. Di seguito quanto ricostruito nell’interrogazione depositata in data odierna dal M5s.

L’elicottero, causa maltempo, non poteva volare. Allertato dal Pronto soccorso di Cavalese per un possibile parto prematuro, il 118 di Trento inviava l’automedica con medico, ostetrica e tecnico. Dopo un ulteriore consulto, si riteneva necessario inviare anche l’equipe della patologia neonatale (infermiere e medico) che insieme a 2 tecnici e alla termoculla partivano con un’ambulanza.

Contemporaneamente da Cavalese partiva un’altra ambulanza con la gestante accompagnata da un medico, un infermiere e l’autista. Quindi sarebbero stati richiamati sia il personale reperibile del 118 che quello di patologia neonatale.

Risultato? La paziente veniva visitata sull’ambulanza a bordo strada lungo la valle dell’Adige. Fortunatamente (questa volta) le condizioni non richiedevano interventi immediati e la stessa veniva riavviata verso Cavalese ma si rendeva necessario utilizzare un’ambulanza (quarto mezzo) del servizio sanitario della Provincia di Bolzano per riaccompagnare a Cavalese il personale.

La vicenda, se confermata, pone in luce i gravissimi rischi cui sono sottoposti i residenti (e in particolare gestanti e nascituri) nelle zone ormai prive di servizi essenziali come i punti nascita e getta qualche ulteriore ombra sulle modalità organizzative e sulla gestione delle emergenze dell’APSS, anche in considerazione dell’assenza di acquisti di mezzi per il soccorso su gomma che perdura da anni.   Cons. prov. Filippo Degasperi

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