Aria di novità al Passo Rolle. Ha suscitato grande interesse la serata di presentazione e…
Dopo la presentazione del progetto “La Sportiva Outdoor Paradise” di San Martino di Castrozza ed in vista di un nuovo appuntamento che si terrà a Primiero GIOVEDI 3 AGOSTO ORE 20.30 dove sarà presentato il Collegamento a fune San Martino di Castrozza – Passo Rolle, pubblichiamo la lettera aperta del Comitato Passo Rolle nel Cuore sui nuovi progetti La Sportiva.
Il nostro Comitato è formato da persone che hanno a cuore le problematiche della località di Passo Rolle e che contribuiscono anche a gestire un Gruppo aperto su Facebook che conta oltre mille iscritti, in costante aumento. Tra noi ci sono semplici turisti, lavoratori, imprenditori, proprietari di abitazioni… tutti appassionati di questo meraviglioso valico alpino ai piedi delle Pale di San Martino. Nella breve storia del Comitato abbiamo affrontato molte problematiche di Passo Rolle, che come si sa, è una località che non gode di ottima salute. L’abbattimento del fatiscente albergo Rolle, la riapertura degli impianti durante l’inverno scorso e la realizzazione di opere stradali sono state battaglie al centro della nostra azione. Battaglie che in molti casi hanno portato, o stanno portando, risultati concreti.
Scriviamo questa lettera in merito alle idee di Lorenzo Delladio, patron de La Sportiva, perché ci sembra che la voce di Passo Rolle, e dei fruitori turistici della zona, non sia stata ancora ben ascoltata. Sarà ben difficile, o impossibile, in poche parole raccogliere l’opinione della totalità dei “Rollesi”, ma esprimeremo qui almeno quella del nostro comitato.
Bisogna essere chiari: Passo Rolle è un malato grave che ha bisogno di essere salvato in fretta. Guardiamo in faccia la realtà: sarebbe bello se Passo Rolle fosse inserito in un complesso di impianti moderni, collegati con San Martino, in costante espansione e rinnovo.
Sarebbe. Ma non è.
Non vogliamo fare un’analisi economica né formulare accuse. Vogliamo semplicemente riportare le sensazioni di chi a Passo Rolle ci vive, ci lavora o ci va in vacanza. Diciamolo subito e chiaramente: la proposta di Delladio è sembrata a tutti noi una proposta innovativa, concreta e veloce nei suoi tempi di realizzazione. Questa caratteristica – la velocità – è fondamentale, perché quassù sono molte le attività in difficoltà e c’è una concreta paura che la fatiscenza dell’albergo Rolle sia un avvertimento per tutti. Durante l’inverno scorso gli incassi per molte attività hanno sfiorato lo zero per via degli impianti Sitr chiusi e per la mancanza di neve. Sarebbe un errore pensare che tutte le attività si possano reggere a lungo soltanto sui tre mesi di lavoro estivi, potrà essere così per i rifugi o per le malghe, ma non per tutte. E anche chi riesce a sopravvivere, in questo contesto, non riesce a innovare e a reinvestire. Inutile far finta di niente: Passo Rolle andando avanti così lentamente muore. Le strutture invecchiano fino a chiudere, il turismo si impoverisce e i giovani, quei pochi rimasti, se ne vanno. E attenzione perché il turismo è un sistema complesso in cui i problemi di una località si riflettono immancabilmente anche sulle località vicine, quindi un Passo Rolle malato non fa bene a nessuno.
Amiamo Passo Rolle per quello che può offrire veramente, nella sua essenza di montagna. Lo amiamo quando il Cimon della Pala si riflette nei tanti laghetti sparsi sul territorio, lo amiamo quando la Vezzana si tinge di rosso durante l’enrosadira o quando un camoscio scende solitario dalla Cavallazza. Lo amiamo quando camminiamo ammirando il selvaggio Lagorai o il Castellazzo con le sue trincee. È un luogo magico e meraviglioso. Molti di noi hanno imparato a sciare sulla pista Ferrari. Poi quando erano un po’ più bravi prendevano lo skilift della Paradiso, ed era un successo da urlare agli amici quando arrivavi in cima senza esserti tenuto al gancio.
Momenti stupendi. Ma passati.
Ora Lorenzo Delladio ci ha proposto un cambio di prospettive e di metodi. Noi crediamo che la sua idea sia vincente, innanzitutto perché portata avanti da un’azienda leader mondiale nel suo settore. Un’azienda che come logo ha scelto proprio il Cimon della Pala, un’immagine che porta in giro per il mondo da ormai novant’anni. In secondo luogo crediamo nell’idea di Delladio perché si avvicina alla vera anima di Passo Rolle, che fortunatamente è anche quella delle tendenze ecologiche del turismo moderno.
Tra noi nessuno è contrario allo sci alpino e nessuno è contrario al collegamento con San Martino, che anzi auspichiamo a gran voce. A questo proposito diciamo che vedremmo la realizzazione del collegamento più giustificata dall’idea di Delladio che non dalla presenza di due vecchie seggiovie, la Ferrari e la Paradiso, ormai obsolete e con una stagione di chiusura totale alle spalle. Nell’idea de La Sportiva si vuole togliere quegli impianti per riqualificare l’area e proporre una grande quantità di attività alternative, sia d’inverno che d’estate. Si perderebbero circa cinque chilometri di piste ma si guadagnerebbero moltissime altre opportunità e un territorio riqualificato. Come non essere d’accordo?
Noi, come comitato Passo Rolle nel Cuore, abbracciamo pienamente la proposta de La Sportiva.
di Davide Gabrielli
La Sportiva Outdoor Paradise si propone di rivoluzionare il concetto di sport alpini e ambiente nella meravigliosa cornice del Passo Rolle.
Si basa più precisamente su di un cambio di prospettiva radicale per il turismo di montagna. In breve: un’area tradizionalmente vocata allo sci alpino sarà riportata al naturale attraverso lo smantellamento degli impianti e la riqualificazione delle strutture presenti, per soddisfare i nuovi target di appassionati della natura alla ricerca di benessere, sostenibilità, sicurezza e semplicità.
La visione di Lorenzo Delladio, AD de La Sportiva, insieme a Davide Gabrielli, Presidente di G&A Group, è la creazione di un vero e proprio paradiso per l’outdoor dove le persone possano scaricarsi dallo stress quotidiano e ricaricarsi attraverso le bellezze naturali di uno dei luoghi più iconici delle Dolomiti.
La proposta turistica sarà molto variegata e si articolerà in percorsi emozionali che coinvolgeranno mente e corpo. Il centro nevralgico sarà rappresentato da un grande rifugio dal quale si snoderanno le diverse attività sportive, ludiche ed educative. Consentirà inoltre di garantire una serie di servizi legati alla ristorazione e al relax, ma anche di ospitare meeting aziendali, eventi, test prodotti e fungere da centro di allenamento per atleti in alta quota.
Il progetto è caratterizzato anche da un’offerta di ospitalità unica ed esclusiva: saranno infatti realizzati 5/6 alloggi all’avanguardia che si distingueranno per location, design e fruibilità. In particolare si parla di alloggi costruiti sugli alberi, camere in quota con tetto trasparente, igloo abitabili e di riconversione delle strutture industriali esistenti con l’ottica di integrare ancor di più uomo e natura.
A questo si aggiunge la possibilità di praticare tutte le discipline dell’outdoor sia in estate che in inverno quali trail running, ciaspole, trekking, nordic walking, bike, sleddog, arrampicata, sci alpinismo, attività di avvicinamento allo sport per i più piccoli, ma anche parapendio, orienteering, passeggiate a cavallo e camminate in totale immersione con la natura ed in completa sicurezza; tutto ciò sarà indubbiamente di forte attrattiva per turisti di tutto il mondo che da sempre guardano alle Dolomiti come località outoor per eccellenza.
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