La Giunta provinciale ha ieri esaminato l'ipotesi progettuale - con relativo confronto di tecnologie -…
Stralcio definitivo per il progetto di una funicolare tra San Martino di Castrozza e passo Rolle.
Dopo anni di dibattiti, ed una gara annullata la Provincia ha detto il “no” definitivo con una delibera adottata il 2 novembre scorso. Stralciato anche il finanziamento da 38 milioni, inizialmente previsto all’interno del fondo per il rilancio di tutta la skiarea del Primiero, operazione che si basa comunque su uno stanziamento da 42 milioni di euro.
Tra le opere principali si pensa ora ad un rifacimento della famosa funivia del Rosetta, sebbene l’idea di un collegamento tra San Martino ed il passo non sia del tutto da scartare secondo piazza Dante. L’abbandono del progetto consentirebbe di spostare i soldi su un’altra funicolare, un altro progetto di cui si parla da oltre un decennio: il collegamento tra Trento e Povo, o meglio tra piazza Venezia e la stazione di Mesiano. Per prima cosa c’è da rimodernare la strada esistente: ”Gli interventi prioritari si rivolgono ora al potenziamento e all’ammodernamento dell’area sciistica, e alla messa in sicurezza della strada provinciale SS50 di Passo Rolle, per consentire l’accesso al Passo in ogni condizione ed evitare la chiusura per pericolo valanghe nei mesi invernali”.
“Tali interventi non rientrano nella competenza del Piano trasporti; inoltre, subordinatamente alla realizzazione dei suddetti interventi, il collegamento tra Martino di Castrozza e Passo Rolle verrà ristudiato e riprogettato in maniera diversa da quanto previsto nel relativo Piano stralcio della mobilità e nel Piano trasporti 2009-2013 – si leggge nella delibera proposta dall’assessore Gilmozzi ed approvata dalla Giunta -. La riduzione degli impegni succitata consente di inserire nella programmazione le risorse per realizzare un “Collegamento di Trento – Povo tramite sistemi di mobilità pubblica”, secondo quanto pianificato e programmato dal “Piano Urbano della Mobilità (PUM) del Comune di Trento approvato dal Consiglio Comunale”.
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