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Il “Comitato Passo Rolle nel Cuore” ha elaborato un documento di denuncia e di proposta per uscire dallo stato “comatoso” in cui si trova da troppo tempo il Passo Rolle.
Sono state migliaia le persone che durante la stagione turistica estiva sono transitate ogni giorno da Passo Rolle e molti di questi si sono fermate con la propria auto per comperare souvenir nei negozi, mangiare o bere qualcosa nei vari ristoranti e bar presenti oppure per partire per le tante escursioni disponibili.
Per spostarsi da una parte all’altra sono stati costretti a camminare sulla strada Statale fra le macchine e i camion perchè nessuno finora si è preoccupato di costruire dei marciapiedi.
E’ dal 1960 che si parla della realizzazione di un nuovo collegamento attraverso un impianto a fune fra San Martino e Passo Rolle a seguito dello smantellamento di quello entrato in funzione dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Negli anni si sono sentite le proposte più disparate finche agli inizi del 2000 si è passati a proporre progetti più elaborati .
Da 10 anni a questa parte è stato tutto un susseguirsi di tavoli di lavoro, riunioni, Assemblee pubbliche di presentazione dei progetti e articoli di giornale in cui il politico di turno annunciava la realizzazione di nuovi impianti. Chi vive in Primiero se lo ricorda molto bene come si ricorda anche che tutte queste proposte si sono rilevate una bufala, una grande presa in giro collettiva, che hanno portato però anche allo spreco di ingenti somme pubbliche per la progettazione.
L’ultimo in ordine di tempo è stato il progetto per la funicolare, che dopo un lungo periodo di progettazione ottenne dalla Provincia un finanziamento straordinario di 38 milioni di euro. Nel momento in cui tutto sembrava pronto per far partire i lavori una rocambolesca marcia indietro degli Amministratori del Primiero, che in precedenza avevano sostenuto il progetto, fece saltare la realizzazione dell’opera.
A quel punto, ai Sindaci del Primiero sfuggi di mano la situazione e la Provincia ne approfittò per riprendersi le somme stanziate girandole su un altra funicolare in fase di progettazione sempre in Provincia di Trento.
Un vero e proprio scippo fatto sotto gli occhi dei Sindaci che subirono il tutto in un silenzio disarmante. Per rimediare in qualche modo all’ennesima figuraccia, decisero poi di sottoscrivere con la Provincia un nuovo, l’ennesimo, Protocollo d’intesa per l’ammodernamento delle aree sciistiche di San Martino e Passo Rolle.
Tutto questo però senza pretendere la contestuale copertura finanziaria dalla Provincia ma accontentandosi di sole promesse che vedremo di seguito già ampiamente disattese. E questo fu l’errore più grave.
Leggi tutto nel protocollo sfogliabile:
1 Partenza entro il 2015 dei lavori di progettazione del collegamento San Martino-Passo Rolle. Fonte: Protocollo d’intesa firmato da Ugo Rossi (Presidente della Provincia di Trento), Daniele Depaoli (Sindaco di Primiero-San Martino di Castrozza), Roberto Pradel (Presidente della Comunità di Primiero), ecc.
2 Non oltre il 30 giugno 2016 realizzazione di un piano Marketing straordinario per rilanciare il Primiero. Fonte: Protocollo d’intesa firmato da Rossi, Depaoli, Pradel, ecc.
3 Realizzazione di una variante per la messa in sicurezza della statale 50 presso Malga Fosse. Fonte: Protocollo d’intesa firmato da Rossi, Depaoli, Pradel, ecc.
4 Realizzazione di una passerella di collegamento fra le 2 ski aree a Passo Rolle. Fonte: Protocollo d’intesa firmato da Rossi, Depaoli, Pradel, ecc.
5 Riunione da effettuarsi a Passo Rolle entro agosto 2016 fra gli esercenti e abitanti del Passo, gli Amministratori locali e alcuni Assessori Provinciali . Fonte: Depaoli, ecc.
Io mi limito a chiamarle “Promesse mancate” anche se in molti usano toni più espliciti. Certo è che siamo di fronte all’ennesima presa in giro collettiva fatta nei confronti non solo degli abitanti di Passo Rolle ma anche a quelli di tutto il Primiero e sopratutto ai tanti turisti che lo frequentano.
Stiamo parlando della progettazione del Collegamento San Martino-Passo Rolle che doveva essere definita entro il 31 dicembre 2015 e la messa in sicurezza della statale 50 attraverso una variante all’attuale percorso, prima voluta e poi bloccata sul nascere dal sindaco di Primiero, che doveva essere progettata e realizzata entro dicembre 2017 ma di cui ufficialmente nessuno più parla.
Anche sulla proposta alternativa del tunnel nessuno si è più espresso ufficialmente il che vuol dire che per ora tutto è fermo e molto probabilmente non si farà nemmeno quello.
Federico Romeo Bricolo
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