Passo Rolle senza neve, anche il cannone tace

Da il 12 gennaio 2017
passo rolle cannoni spenti

I cannoni che guardano il Cimon (SIRT) sono gli unici spenti in tutto il Trentino. Sparano neve ovunque, anche a quote molto più basse, tranne che in questa zona del Primiero.

Vi sembra normale?
Il comprensorio di San Martino di Castrozza-Passo Rolle che doveva trovare nuovo slancio grazie alle opere previste dal Protocollo d’Intesa, al momento perde impianti e chilometri di piste con una evidente ricaduta negativa in termini turistici.

Nel frattempo gli uffici Ski Pass hanno emesso stagionali validi per tutta l’area del comprensorio, anche su quella del Rolle che non ha aperto, e i turisti hanno così cominciato a lamentarsi e stanno chiedendo i dovuti risarcimenti.

Ma come è possibile che sia avvenuta una cosa del genere nel Primiero in piena fase di rilancio con investimenti pubblici in atto per milioni di euro?

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Cosa ha impedito ai turisti di sciare sul Passo durante le vacanze di Natale per la prima volta da quando è nato lo sci?
Eh sì perchè a Passo Rolle si scia ininterrottamente, in maniera organizzata, da circa un secolo, da quando Alfredo Paluselli fondò la prima scuola di sci di tutte le Dolomiti e da quando si è insediata la sede operativa (ancora attiva) della Scuola Militare Alpina più antica del mondo, quella di Predazzo.

Cercherò di rispondere a queste domande cercando di essere il più possibile sintetico: il Passo ha due società che gestiscono gli impianti; una ha deciso di non innevare per i costi troppo elevati e di aprire gli impianti solo con le prime nevicate e l’altra ha annunciato la messa in liquidazione pochi giorni prima dell’apertura della Stagione invernale.

Va detto che sicuramente non è facile gestire degli impianti in una zona in cui non si è investito quando si doveva e che è stata gravemente penalizzata anche dalla mancanza di investimenti e di programmazione turistica delle varie amministrazioni comunali che si sono susseguite nel tempo per non parlare poi della trentennale farsa, di promesse mai mantenute, riguardo al collegamento attraverso un impianto a fune con San Martino di Castrozza che ha contribuito solo ad illudere i vari operatori.

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Detto questo però, apprendere dai giornali la messa in liquidazione della SITR, la società che gestisce il maggior numero di impianti del Passo, proprio pochi giorni prima dell’apertura della stagione invernale è stato davvero un colpo basso.
Non si poteva dirlo prima? Quest’estate?
Ci sarebbe stato sicuramente più tempo per intervenire e impedire così la chiusara degli impianti a Natale ma, purtroppo, non è andata così.
Il Presidente del Consorzio degli impianti a fune di San Martino di Castrozza-Passo Rolle, nonchè amministratore della SIRT, ha preferito mettere tutti di fronte al fatto compiuto, anche se gli Alberghi erano già in fase di prenotazioni per la stagione invernale.
Non solo. Il suo era stato solo un annuncio di possibile messa in liquidazione della società lasciando così ancora tutti col fiato sospeso, con la speranza comunque che nel frattempo i cannoni iniziassero a sparare neve tant’è che gli uffici Ski Pass durante il ponte dell’Immacolata si dicevano fiduciosi di un’imminente apertura degli impianti del Passo creando così ancora più confusione.

A questo punto, gli esercenti del Passo, lasciati soli ad affrontare questa emergenza, hanno iniziato a muoversi per capire cosa si potesse fare per aprire gli impianti prima di Natale.
Ho scritto lasciati soli perchè le Amministrazioni del Primiero in questo mese di chiusura degli impianti nessuno le ha viste!!! .
Nel mentre una Valle che vive di turismo perdeva un pezzo storico e importante del proprio comprensorio sciistico loro cosa hanno fatto? Niente, Zero, Nulla!!!
Il Sindaco evidentemente aveva altre priorità e il Presidente della Comunità del Primiero ha addirittura soppresso lo skibus nel periodo del ponte dell’Immacolata togliendo così ai turisti, presenti negli Alberghi la possibilità di collegarsi con San Martino e il Primiero. Una vera vergogna.

san martino snowpark tognola 15 Passo Rolle senza neve, anche il cannone tace

L’ennesima beffa, una pugnalata alle spalle in un momento particolarmente difficile per tutti gli operatori, i lavoratori e le famiglie del Passo. Altro che aiuto e solidarietà. Si sono “degnati” di venire sul Passo per affrontare la questione sia il Presidente della Provincia di Trento, sia l’Assessore con delega agli impianti a fune e il responsabile di Trentino Sviluppo ma non il Sindaco di Primiero e il Presidente della Comunità di Valle!!!
In questo quadro sconfortante è successo però qualcosa di davvero importante, qualcosa che al di là di tutto dimostra che Passo Rolle è vivo, che ha un cuore pulsante e che vuole reagire nonostante tutto e tutti.
Gli operatori del Passo si sono uniti e organizzati, hanno iniziato a bussare a porte e a organizzare riunioni. Hanno messo anche le mani nei portafogli per dimostrare che sono i primi a crederci. E così, prima di Natale, si è trovato un accordo con la Provincia per ricapitalizzare la SIRT e poter così riaprire gli impianti. Tutto sembrava dover concludersi in fretta ma invece qualcuno ha iniziato a rimandare la fase di chiusura della firma del nuovo patto sociale.

Ecco, questo è davvero inaccettabile. Non si può più perdere tempo e non si può più prendere in giro gli esercenti, chi sta rischiando il posto di lavoro e anche i tanti turisti che amano e frequentano Passo Rolle e il Primiero.

Vi terrò informati sui prossimi sviluppi ricordando a tutti che la fiducia è l’ultima a morire.

Nella speranza di chiudere al più presto questa vicenda vi saluto con un caloroso W Passo Rolle!!! #saverolle.

Federico Romeo Bricolo  (Passo Rolle nel cuore)

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3 Commenti

  1. CRISTINA

    12 gennaio 2017 at 20:50

    È tutto maledettamente vero. possibile che tutta la comunità del primiero che dichiara di essere interessata al passo rolle è così codarda a non intervenire in difesa di questa ns piccola minoranza,continuiamo ad essere supportati e protetti dalla MAGNIFICA Ccmunità di FIEMME grazie Predazzo

    • Piero da c Carrara

      15 gennaio 2017 at 15:20

      sono un vecchio turista di San martino e rollè da oltre 25 anni e ho trovato la vostra zona la più bella è la più accogliente delle Dolomiti,tagliando corto il mio consiglio è questo ,togliere queste amministrazioni MAGNONE di personaggi incompetenti che solo di soldi sanno parlare .Una zona patrimonio dell’umanità in mano a chi si fa guerra L ‘ uno contro l’altro è una vera VERGOGNA perché non si rendono conto (proprio come i politici) del danno per i gestori e sopratutto lavoratori che con la stagione ci devono mano giare e turisti che come me vogliono apprezzare queste bellezze. Almeno queste poche parole possano servire alla tragica situazione. A tutti i gestori e lavoratori un LOTTA DURA SENZA PAURA

  2. antonio

    21 gennaio 2017 at 22:51

    la meraviglia del rolle paneveggio è la natura, meno si interviene con opere e strutture meglio è

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