Serata informativa MARTEDI' 24 OTTOBRE 2017 ad ore 20.30 presso il CINEMA TEATRO COMUNALE di…
Con la riforma delle pensioni varata dal Governo, il sistema di calcolo contributivo viene esteso a tutti i contribuenti dal 1° gennaio 2012, con il metodo pro rata (assegno proporzionale ai contributi versati). Il decreto abolisce di fatto le pensioni di anzianità, quelle che attualmente sono previste con il sistema delle quote.
Per l’accesso anticipato al trattamento previdenziale bisogna aver maturato, indipendentemente dall’età anagrafica, 41 anni e un mese di anzianità contributiva nel caso delle donne, 42 anni e un mese nel caso degli uomini. Questa soglia sarà aumentata di un mese ogni anno nel 2013 e nel 2014.
Chi, pur avendo maturato i requisiti, va in pensione prima dei 66 anni di età subisce un decurta mento dell’assegno del 2% per ogni anno di anticipo.
Per quanto riguarda le pensioni di vecchiaia, dal prossimo anno si raggiungeranno al compimento dei 66 anni (lavoratori dipendenti) e 66 anni e 6 mesi per gli autonomi. Si applicheranno dunque gli incrementi legati alla speranza di vita. Nel 2022 l’età dovrà essere almeno a 67 anni.
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