Tariffa Family. Proposta di politiche tariffarie a misura di famiglia da applicarsi in occasione di…
Lo sci di discesa è ormai diventato uno sport d’elite. Se ne accorgono le famiglie (soprattutto quelle con baby sciatori), spinte dalla crisi economica…
Due genitori di Parma raccontano la “sorpresa” per il conto finale di una tre-giorni sulla neve di Fassa con figli al seguito. “Non potremo tornarci…”
Nell’anno del boom degli skipass stagionali (di cui parliamo sotto), viene la conferma che lo sci di discesa è ormai diventato uno sport d’elite. Se ne accorgono le famiglie (soprattutto quelle con baby sciatori), spinte dalla crisi economica a dover “tagliare” le domeniche bianche sulle piste da sci. Si parla spesso, in generale, dei costi onerosi di skipass giornalieri e stagionali, senza mai quantificare con precisione la somma che una famiglia deve sostenere per lo sport alpino.Ci aiuta in questo l’amara sorpresa dei Caltabiano, famiglia numerosa di Parma, che quest’anno ha deciso di concedersi qualche giorno in Val di Fassa. Dopo la nascita del terzo figlio (a cui sono seguiti anche il quarto, il quinto ed il sesto), hanno dovuto abbandonare a malincuore, per ragioni economiche, l’abitudine della settimana bianca in Trentino, “girando” le punte dei loro sci sugli impianti dell’Appennino, che tuttavia non sono “lontanamente paragonabili” – a detta loro – alle nostre strutture. Quest’anno però i coniugi parmigiani hanno deciso di regalarsi, a fine di febbraio, un week-end di tre giorni a Campitello con i quattro figli più grandi. La famiglia emiliana si è goduta la mini-vacanza in val di Fassa, apprezzando l’ospitalità della gente, l’efficienza delle strutture e la bellezza dell’ambiente. Alla gioia ha fatto presto seguito l’amara constatazione che, probabilmente, non ci sarà più la possibilità di ripetere l’esperienza. Il perché è presto detto. Riguarda le “tasche” della famiglia Caltabiano, tornate dalla trasferta trentina notevolmente alleggerite. Totale pagato per tre giorni (due notti) di vacanza: 1500 euro, di cui 230 per il noleggio dell’attrezzatura, 650 per l’albergo (ricercato su internet tra i più economici) e 588 (questa la sorpresa più amara) per gli skipass. “Se avessi fatto tutta la settimana bianca?” – si chiede il capofamiglia – Quanto avrei speso? Cinquemila euro, dieci milioni delle vecchie lire?”Il malcontento degli sciatori parmigiani, che ha trovato l’appoggio dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose, non vuole essere una protesta sterile, ma si propone di suscitare in Trentino – regione riconosciuta “all’avanguardia nelle politiche famigliari” – una riflessione sulla possibilità di ritoccare le tariffe degli skipass, ma anche di tutte le altre voci che riguardano una vacanza sulla neve, affinché le famiglie con figli non siano discriminate economicamente, come lo sono attualmente. Una tariffazione più agevole sarebbe, tra l’altro, anche nell’interesse di chi offre i servizi “sulla neve”, che guadagnerebbe una fetta di utenza attualmente tagliata fuori.
L’APT della Val di Fassa – interessata a inizio stagione anche alla proposta di stagionali pro-famiglia – ha raccolto la critica arrivata da Parma, riconoscendo il fatto che la vacanza bianca non sia più alla portata di tutti. I prezzi degli skipass sono decisi da un Consorzio composto da più società e le tariffe così alte sono espressione degli ingenti investimenti nel settore degli impianti a fune degli ultimi anni. Il costo esorbitante sarebbe dunque l’altra faccia della medaglia del continuo rinnovamento tecnologico che contraddistingue gli impianti trentini, ma in questi tempi di crisi economica non sarebbe male -come fanno gli stessi operatori turistici – “chiedersi fino a che punto si potrà continuare con queste logiche”.
Articolo tratto da Vita Trentina pag 4
A pagina 5 dello stesso settimanale troviamo un articolo ”Sotto la neve pane” dove parlano gli operatori del mondo sciistico che hanno goduto di un’annata record, migliore ancora dello scorso anno. Con incrementi medi del 13% e qualche punta anche fino al 40%. Come Consulta delle famiglie avevamo contattato e proposto nuove soluzioni di Giornalieri a misura di famiglia, Il direttore del Superski Dolomiti ci ha risposto telefonicamente dicendoci tra le altre cose che “il Superski non è un ente benefico”, il Consorzio impianti a fune Val di Fassa ci a risposto negativamente motivando con la passività gestionale delle società, la TreValli non ci ha dato nessuna risposta. Alla luce di questi fatti e della stagione sciistica più che positiva speriamo che questi gestori si ricordino che ci sono anche famiglie con più di uno o due figli e non investano solo su nuovi impianti di risalita, ma guardino lontano e investano anche sulla famiglia e sui loro figli che sono il futuro della società ma anche delle Società impianti a fune poiché tra qualche anno in un mondo di anziani non so quanti “affari” farebbero. Perciò invitiamo questi gestori a guardare oltre la prossima chiusura del bilancio pensando a vere promozioni per la famiglia proponendo anche tra le altre cose giornalieri a misura di famiglia.
Ecco la proposta della Consulta delle Famiglie di Fassa dell’autunno scorso agli “Impiantisti” di Fassa all’indirizzo:http://www.famiglie.info/consulta_famiglie.htm
Moena, 23 settembre 2008
Protocollo n. 41/b
OGGETTO: LE FAMIGLIE VANNO SOSTENUTE! PROPOSTA NUOVE AGEVOLAZIONI SKIPASS A MISURA DI FAMIGLIA.
Al Presidente del ConsorzioImpianti a Fune Val di Fassa e CarezzaStreda Pareda nr.6738032 – Canazei (TN) |
Egregio Signor Presidente, La Consulta delle Famiglie della Valle di Fassa è un organismo che è stato recentemente costituito per promuovere una maggior sensibilità e attenzione nei confronti delle tematiche familiari, cercando di diffondere la cultura della famiglia come istituzione fondamentale della società, al fine di rendere le Istituzioni e la società civile più attente e responsabili di fronte alle realtà familiari. Fra gli obiettivi della Consulta delle Famiglie rientra pertanto anche quello di assumere un ruolo attivo e propositivo volto a favorire un miglioramento della qualità della vita delle famiglie, anche in relazione ai servizi offerti a livello culturale, sociale, economico sportivo e ricreativo. In tale funzione i componenti del laboratorio “Politiche Tariffarie e Family Card” della Consulta, hanno preso visione ed hanno analizzato e gradito le interessanti opportunità e le agevolazioni per gli skipass stagionali, promosse dal “Consorzio Impianti a Fune Val di Fassa e Carezza” a favore delle famiglie residenti. Tuttavia, con la presente la “Consulta delle famiglie della Valle di Fassa” vorrebbe sottoporre alla Vostra particolare attenzione alcuni accorgimenti e/o nuove proposte che a nostro avviso potrebbero migliorare le condizioni e sostenere ulteriormente le famiglie della Valle di Fassa, in particolar modo quelle potenzialmente più in difficoltà. Riportiamo di seguito una nostra bozza contenente alcune agevolazioni, pensate a “sostenere” i nuclei familiari residenti. PROPOSTE: 1) FAMILY SKI DAY: Prevedere per le famiglie residenti nei sette Comuni della Valle di Fassa, una o più giornate denominate “Family Ski Day”. In questa/e giornate lo skipass giornaliero è in omaggio per tutta la famiglia. La gratuità è abbinata all’acquisto contestuale di uno skipass giornaliero per adulti da parte di un componente dello stesso nucleo famigliare (Si richiede lo stato di famiglia). 2) OFFERTA “FAMILY”: Per i figli (fino ad anni 18) delle famiglie residenti nei sette Comuni della Valle di Fassa, lo skipass giornaliero è in omaggio. La gratuità è abbinata all’acquisto contestuale di uno skipass giornaliero (per adulti o junior) da parte di un componente dello stesso nucleo famigliare. (Si richiede lo stato di famiglia). Inoltre chiediamo che le Vostre particolari condizioni per gli skipass stagionali a favore dei residenti, vengano estese a tutti i residenti dei sette Comuni della Valle di Fassa. Nella speranza che le nostre proposte possano essere oggetto di approfondimento e di valutazione da parte Vostra fin d’ora, in previsione anche della ormai prossima stagione invernale, siamo disponibili a partecipare ad eventuali discussioni, analisi e studi in merito a tale proposta o ad altre Vostre. Riteniamo che la attuale situazione socio-economica sia piuttosto seria e rischia di essere ancora più difficoltosa per molte famiglie, anche delle nostra Valle. Pertanto, riconoscere alcune agevolazioni per quanto concerne l’uso degli impianti, oltre a dimostrare una notevole attenzione per le realtà familiari, potrebbe incoraggiare e permettere a più persone, genitori e ragazzi, di praticare lo Sci Alpino, senza penalizzare e creare particolari problemi alle società impiantistiche. RingraziandoVi per l’attenzione che vorrete dedicare alle nostre proposte, cogliamo l’occasione per porgerVi i nostri più cordiali saluti.
Il Coordinatore della Consulta delle Famiglie della Valle di Fassa Fulvio Chiocchetti |
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