PREDAZZO – La comunità di Predazzo si appresta, domenica prossima, secondo turno di voto, a scegliere il nuovo sindaco. Dopo l’uscita di scena di Silvano Longo , destinato a fare minoranza, i candidati, come è noto, sono due: da una parte Maria Bosin , che ha vinto il primo turno elettorale con il 34,77% dei voti e che ha deciso di andare avanti da sola; dall’altra Renato Dellagiacoma , che, all’ultimo momento, ha siglato l’accordo con la lista di Fabio Pizzi , acquisendo, almeno sulla carta, un plafond di voti pari al 34,25%. Si parte praticamente alla pari, con l’incognita relativa ai voti delle liste rimaste fuori dai giochi, quella di Marco Felicetti e le tre dello stesso Longo. La partita è apertissima ed è difficile fare pronostici, visto che entrambi i contendenti hanno i numeri per conquistare la poltrona di primo cittadino. L’esito, cioè chi sarà il sindaco che governerà Predazzo nei prossimi cinque anni, dipenderà da tanti fattori, il numero dei votanti, l’ammontare delle eventuali astensioni, i contenuti dei rispettivi programmi, gli strascichi dopo la prima tornata del 16 maggio. In ogni caso, è opinione comune in paese che non si dovrebbero registrare grossi divari di consenso tra i due schieramenti. A Maria Bosin e Renato Dellagiacoma abbiamo posto dieci domande,
- per capire, alla vigilia della sfida decisiva, in che direzione intendono muoversi, mentre entrambi hanno escluso ulteriori incontri con gli elettori.
- Chi è Maria Bosin ETÀ: 42 anni PROFESSIONE: Commercialista FAMIGLIA: sposata, con due figli gemelli di 16 anni AUTO: Sì CASA DI PROPRIETÀ: no, sono in affitto IL POLITICO NAZIONALE CHE AMMIRA DI PIÙ: sono più di uno, ma mi ritengo sostanzialmente apolitica IL POLITICO TRENTINO: anche in questo caso sono più di uno, senza fare nomi CHI È IL REGISTA DELLA SUA CAMPAGNA ELETTORALE: ha lavorato il gruppo nella sua interezza PRECEDENTI ESPERIENZE AMMINISTRATIVE: in consiglio comunale dal 2004, con due anni da assessore e quindi quattro in minoranza LE SUE QUALITÀ MIGLIORI: impegno, tenacia e non mi pesa lavorare ULTIMO LIBRO LETTO: «Venuti al mondo» di Mazzantini FILM PREFERITO: «I ponti di Madison Country» con Meryl Streep e Clint Eastwood SQUADRA DEL CUORE: nessuna
- Chi è Renato Dellagiacoma Età: 45 anni PROFESSIONE: albergatore FAMIGLIA: sposato, due figlie di 10 e 13 anni AUTO: Bmw CASA DI PROPRIETÀ: sì IL POLITICO NAZIONALE CHE AMMIRA DI PIÙ: Giulio Tremonti IL POLITICO TRENTINO: Mauro Gilmozzi per la sua lungimiranza, Alberto Pacher per il suo modo di rapportarsi con la gente IL REGISTA DELLA SUA CAMPAGNA ELETTORALE: soltanto il gruppo PRECEDENTI ESPERIENZE: questa è la prima, a livello amministrativo LE SUE QUALITÀ MIGLIORI: altruismo e caparbietà ULTIMO LIBRO LETTO: un libro di alpinismo, la mia vera passione FILM PREFERITO: «Sette anni in Tibet» LA SQUADRA DEL CUORE: Inter
- LE DOMANDE
- 1 Un giudizio sul primo turno.
- 2 Perchè un certo tipo di scelta in vista del ballottaggio?
- 3 Ha già in mente una possibile giunta?
- 4 Quali ritiene siano i punti di forza del suo programma?
- 5 Che cosa pensa del suo avversario?
- 6 Come, secondo lei, deve cambiare il paese?
- 7 Quale è la prima cosa che farà se eletto?
- 8 Si sente condizionato dalla politica provinciale?
- 9 In caso di bocciatura, quale sarà il suo comportamento in consiglio comunale?
- 10 Che cosa chiede agli elettori?
- LE RISPOSTE
- MARIA BOSIN
- 1 Grande soddisfazione da parte nostra eduna profonda riconoscenza nei confrontidell’elettorato. Un risultato che non miaspettavo, anche come donna, e che invece miha gratificato non poco.
- 2 Come ho già avuto modo di ribadire, lascelta è nata dalla volontà di poter partire conuna squadra compatta. Si può vincere e si puòperdere, ma è bene fare un percorso insieme,condiviso da tutti. E così è stato, senza remoree senza ripensamenti, Sono convinta che ilpaese abbia bisogno di un’amministrazionecoesa fin dall’inizio, in modo da assicurarelinearità e governabilità.
- 3 Ritengo opportuno comunicare i nomi deicomponenti della mia futura giunta, in caso disuccesso, quando saranno state assegnateanche le rispettive competenze. L’uniconominativo sicuro è quello di Renato Tonet,che si occuperà dell’importante comparto deilavori pubblici, anche grazie al numero di votiottenuto. Per il resto, preferisco aspettare.
- 4 Innanzitutto un bel progetto per rivitalizzare il centro storico e,conseguentemente, l’intero paese. Ovviamente in stretta collaborazione con la cittadinanza, per valorizzare al meglio anche l’iniziativa privata che rappresenta una componente fondamentale. Poi ritengo importanti altre iniziative che riguardano la vivibilità, l’allestimento di percorsi sicuri per i ragazzi, l’eliminazione del traffico interno. Non dimenticando il Museo, che deve partire,e le politiche energetiche. Credo inoltre che sia urgente riportare al centro quello che oggiè in periferia, anche sotto il profilo commerciale, creando dei veri e propri luoghi di aggregazione, a beneficio dei cittadini e degli ospiti.
- 5 È una brava persona, tranquilla, capace,con la quale non esiste alcun problema diconflittualità.
- 6 Dobbiamo tornare ad essere un po’ più entusiasti. Negli ultimi tempi, a dire il vero, ci siamo un po’ seduti, mentre occorre guardare avanti con una certa serenità, senza piangerci addosso, recuperando i rapporti con la valle e ritrovando la fiducia in noi stessi. Predazzo èun paese dalle enormi potenzialità. Qui cisono risorse straordinarie, che vannoopportunamente valorizzate.
- 7 Ringraziare gli elettori e fare una bella festa,con i candidati e con il paese.
- 8 Per niente. Intendo la politica nel sensobuono del termine, come momento di scelte afavore dei cittadini. L’altra politica non miinteressa. Nel bene e nel male, mi sento libera.
- 9 Ci siamo già posti il problema all’internodel gruppo. In ogni caso, porteremo avantifino in fondo il nostro impegno nel rispetto dichi ci ha votato. Se saremo in minoranza, lafaremo in modo costruttivo. Non mi vedo nelruolo di chi fa opposizione su tutto per partitopreso. Se poi qualche proposta, anche daparte nostra, sarà accolta e condivisa, nesaremo felici. Una chiusura pregiudiziale nonha senso e spesso è soltanto segno di debolezza.
- 10 Che ci diano fiducia: siamo pronti aripagarla con tutto l’impegno possibile. Invitotutti naturalmente ad andare a votare.
- LE RISPOSTE
- RENATO DELLAGIACOMA
- 1 Un risultato pari alle aspettative della vigilia. Consideravamo un successo arrivare con uno scarto di meno del 10% rispetto alle liste di Maria Bosin. Sicuramente una bella soddisfazione, anche per il successo personale di Costantino Di Cocco, che tutti davano in calo rispetto al 2004 e che invece ha aumentato i consensi. Abbiamo puntato sulla innovazione nella tradizione. Ora si cercherà di portare in giunta un modo nuovo di lavorare.
- 2 Confermo quanto già dichiarato all’Adige. Abbiamo voluto valorizzare la presenza dei giovani con i fatti, non con le parole, garantendo loro la copertura delle delega che hanno chiesto.
- 3 Se vinceremo il ballottaggio, la nuova giunta sarà formata da Di Cocco, Ezio Brigadoi, Luigi D’Ambrosio, Igor Gilmozzi, Gianna Sartoni e FabioPizzi. Sono da definire soltanto le competenze. Inoltre intendo conferire ai consiglieri Francesca Guadagnini e Carmen Varesco le deleghe rispettivamente per l’istruzione e per i rapporti con Bellamonte. Mi preme chiarire che della giunta non farà parte Franco Dellagiacoma, come molti hanno scorrettamente fatto intendere in campagna elettorale, parlando di lui come di un possibile assessore esterno.
- 4 Attenzione all’economia,
a
lturismo,all’ambiente, alle politiche energetiche, ai giovani, alla prima casa, allo sport. Il programma è nato dal basso. Noi abbiamo fatto lo scheletro, abbiamo messo le idee, raccogliendo quindi le indicazioni di tutte le componenti, economiche e sociali del paese.Un discorso di insieme, che intendo concretizzare attraverso un lavoro sinergico tra i diversi assessorati.
- 5 Una persona intelligente, preparata e caparbia. Mi auguro che sia soltanto un avversario, non un nemico. Se un domani ci faremo la guerra, a soffrirne sarà l’intero paese. Importante è confrontarsi, rispettando i ruoli e senza preclusioni.
- 6 Un obiettivo di fondo è quello di far rivivere il centro storico, per arrivare poi ad un discorso generale di vivibilità. Bisogna riqualificare le zone interne dell’abitato, anche attraverso una seria politica di programmazione dei parcheggi, possibilmente interrati, e con un occhio di riguardo all’ordine ed alla pulizia, educando tutti, in primis i giovani, ad un maggior senso civico.
- 7 Un incontro con il personale, per capire bene come stanno le cose e sfruttare al meglio questa fondamentale risorsa.
- 8 Assolutamente no, anche se un’amministrazione comunale deve essere vicina alla Provincia, soprattutto dialogando con i servizi e con i funzionari. Sappiamo tutti che nelle caserme comandano i marescialli, non i generali.
- 9 Mi auguro di fare una minoranza costruttiva,verificando con serietà quello che verrà fatto dall’altra parte. Ovvio che, all’inizio, bisognerà lasciar lavorare. Poi, se ci saranno le condizioni, è giusto dare fiducia, altrimenti no. Io sono un uomo che ama la concretezza, non la filosofia.
- 10 Soprattutto fiducia. La squadra c’è ed è determinata. Il nostro progetto è chiaro. Speriamo sia condiviso.
- Mario Felicetti L’Adige
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