di Katia Dellagiacoma - Nei giorni 20 e 21 Aprile a Trento nella sede della…
PREDAZZO. Per festeggiare il traguardo dei cento anni, Domenico Giacomelli è tornato a Predazzo, paese d’origine a cui è ancora legato, ed è stato festeggiato durante la messa della domenica mattina e accolto con gioia dal Circolo pensionati e anziani, dove trascorre qualche ora quando viene in Trentino per le vacanze.
Cresciuto in val di Fiemme, il lavoro lo ha portato lontano al termine della Seconda guerra mondiale. Durante il conflitto era impiegato negli uffici della miniera della Bedovina, lavoro che gli ha permesso di salvare dal fronte numerosi giovani compaesani, dichiarandoli necessari per un giacimento strategico ai fini bellici. Con la chiusura della miniera, è stato trasferito a Cogne, in Val d’Aosta, dove lo ha seguito la moglie e dove sono nate le due figlie. Poi un nuovo trasferimento a Milano, dove vive tuttora, anche se ogni anno trascorre l’estate a Predazzo.
E proprio nel suo paese d’origine, Domenico ha festeggiato domenica scorsa i cent’anni. Per lui musica, canti, ricordi e abbracci dai soci del Circolo pensionati, che lo hanno accolto come se non avesse mai lasciato il paese. Ma per Giacomelli, il 2013 non è solo l’anno del compimento del secolo di vita: il 15 maggio, infatti, festeggerà con la moglie Elisa (anche lei di Predazzo) i 70 anni di matrimonio.
Due traguardi invidiabili, di cui Domenico non nasconde il segreto: «Ho vissuto cent’anni grazie all’ottimismo, all’allegria e… alla grappa trentina, che ancora oggi bevo nel caffè». E la ricetta per una felice e lunga vita a due? «Il matrimonio è come l’età: passa giorno dopo giorno». Un motto che sembra nascondere non tanto l’abitudine dello stare insieme, ma la consapevolezza che ogni giorno vale quanto una vita intera.
Monica Gabrielli
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