La parrocchia di Predazzo domenica 27 marzo ha vissuto un pomeriggio mettendo in pratica i…
PREDAZZO – Serata spettacolare venerdì a Predazzo, in occasione della prima edizione di «Catanàoc in festa», che quest’anno è venuta a sostituire il giro dei «Dodes Masi», per l’organizzazione del nuovo comitato manifestazioni locali. Un intero rione coinvolto, quello di «Piè di Predazzo», in tutti i suoi angoli più tradizionali, nei vicoli (appunto i «catanàoc»), negli avvolti, tra i suoi rustici e le abitazioni del passato, per vivere insieme, residenti e ospiti, l’atmosfera tipica dei tempi andati, con ben trentuno postazioni di antichi mestieri (malghèri, lavandaie, boscaioli, spaccalegna, freladòri, vale a dire i lavoratori del fieno, tisleri, che significa falegnami, addetti alla battitura della falce tradizionale, oggi sempre più in disuso, e filatori della lana) che si sono accompagnati a tanti stand gastronomici, dove numerose associazioni del paese hanno distribuito i più diversi piatti della tradizione locale.
E ancora il mercatino degli anziani della Casa di riposo, gli apicoltori, i pescatori, il gioco della morra, numerosi gruppi musicali, «Eros e Oscar» (bellunesi affezionati da anni del paese), i travolgenti «Pazedins» di Canazei, il «Quartetto Malgola», il terzetto Morandini-Dellagiacoma-Longo, il coro Negritella, il coro «Edelweiss» e le voci bianche di «Magico Incanto». Una serata che non ha consentito ad alcuno di annoiarsi, preparata con cura e conclusa alla grande, per la unanime soddisfazione di centinaia di persone che hanno affollato il rione. Anche il tempo è stato clemente, limitandosi ad un cielo imbronciato. Particolarmente soddisfatta l’assessore al turismo Manuela Felicetti , che ha corso per tutta la sera da una postazione all’altra, ben assistita dei suoi collaboratori più stretti Cristian Guadagnini, Davide Stoffie e Stefania Rea . «Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questa manifestazione – ha detto alla fine, – il Comune di Predazzo, l’assessorato provinciale, la Cassa Rurale di Fiemme, l’Apt, il Bim Adige, i figuranti dei mestieri di una volta, le orchestrine e, in particolare, tutti i residenti di Piè di Predazzo, per la loro disponibilità e anche per la loro pazienza». L’anno prossimo toccherà al rione di «Ischia».
Mario Felicetti l’Adige
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