Il Comune di Predazzo resisterà in tribunale al ricorso della società Lidl contro la mancata…
PREDAZZO – Presso il centro di Cavalese, fondato nel 1973, sono ospitati 24 ragazzi. A Pozza di Fassa (anno di nascita, il 1992) ce ne sono 17. Ora, dallo scorso mese di gennaio, l’Anffas di Fiemme e Fassa ha attivato un terzo punto di riferimento operativo. Si trova a Predazzo, presso l’autostazione delle corriere, rappresenta un ideale momento di congiunzione tra le due valli ed è stato messo a disposizione, ad un prezzo agevolato, da parte della Magnifica comunità di Fiemme, proprietaria dell’immobile. La sua presentazione è stata fatta ieri mattina alle 11, con l’intervento del sindaco Silvano Longo e dell’assessore Maria Emanuela Felicetti , che hanno consegnato all’istituzione la somma di 1.500 euro, frutto del ballo di Carnevale organizzato in febbraio dal Grossenpallonen Club, associazione del paese che ha voluto così dare un senso solidale ad una iniziativa di divertimento. La somma è stata ritirata da Massimiliano Deflorian , direttore generale di Anffas Trentino, intervenuto assieme al coordinatore dei centri Gianni Rizzi, agli operatori Roberto Demarchi e Gina Rosafio e al genitore responsabile di Fiemme e Fassa Mario Guarnieri . Non si è trattato di una inaugurazione ufficiale del nuovo centro (quella è in programma prima dell’estate), ma di un incontro voluto dall’amministrazione comunale per confermare all’Anffas vicinanza e sostegno. Lo stesso sindaco, salutando i cinque ragazzi e gli operatori che lavorano in questa struttura, ha ribadito l’importanza di una significativa integrazione nella realtà locale, complimentandosi soprattutto per l’avvio del «Progetto Perla» «Progetto Perla», destinato a garantire ai ragazzi l’apprendimento di una professione e il loro futuro inserimento nel normale ciclo produttivo. «Predazzo – ha sottolineato Deflorian – si trova in posizione ideale tra le due valli e la vicinanza della stazione al centro offre ottimali garanzie di funzionalità dal punto di vista degli spostamenti». Sui contenuti specifici del «Progetto Per.La» si è soffermata la responsabile Linda Pizzo . Nei tre locali a disposizione, si svolgono attività di informatica, didattica, legatoria, piccola falegnameria, organizzate per gruppi di persone che condividono una serie di impegni, poi spendibili sia nel ciclo produttivo ordinario, che in un contesto produttivo protetto. Un percorso di formazione che trova sostegno economico nei fondi europei. Nel momento in cui il percorso va a buon fine (dopo uno o due anni, in base alle diverse situazioni), un manager di rete si preoccuperà di attivare i rapporti con il mondo del lavoro e seguire passo passo l’inserimento dei giovani e il loro mantenimento nel ruolo acquisito. Al Progetto Per.La sarà tra l’altro destinato anche il contributo del «Grossenpallonen», per l’acquisto di materiali e attrezzature di supporto. Già i ragazzi del’Anffas hanno dimostrato di saperci fare, come conferma il bellissimo quadro da loro prodotto con il pirografo, che raffigura la chiesetta di Passo Rolle e che è stato regalato al Comune. Prossimamente saranno anche avviati contati specifici con le scuole, al fine di garantire la possibile attivazione di percorsi integrati per aiutare ancora di più gli utenti dei centri valligiani a inserirsi nella società.
Mario Felicetti
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