Lunedì 30 dicembre 2013, alle ore 20.30 e seguenti, presso l’AULA MAGNA del Municipio per…
di Leandro Morandini – Nell’ultimo consiglio comunale di ottobre si è discusso di una variazione di bilancio che prevedeva, tra le altre voci di bilancio, l’implementazione di alcuni capitoli per coprire le maggiori spese di gestione del centro del salto con gli sci Giuseppe Dal Ben.
Purtroppo non ho potuto essere presente in quel consiglio, ma ho predisposto un intervento che Renato Dellagiacoma ha letto a mio nome durante il consiglio.
Credo che possa essere di interesse per i lettori di Predazzo blog, conoscere le riflessioni fatte rispetto al caso specifico (spese di gestione centro del salto), ma anche in prospettiva, per le scelte che seguiranno.
Innanzitutto saluto il consiglio comunale scusandomi per l’assenza, dovuta ad impegni non rinviabili.
Dopo aver letto gli allegati contabili alla variazione del bilancio, compreso il parere rilasciato dal revisore dei conti, ho fatto alcune considerazioni che ritengo opportuno condividere con il consiglio. Mi riferisco, in particolare, alle variazioni previste per dare copertura alle maggiori spese di “gestione” del centro del salto con gli sci Giuseppe Dal Ben.
Era il mese di febbraio 2011 e, unitamente ai consiglieri di minoranza, avevo presentato una proposta di mozione che impegnava la Giunta comunale a chiedere un incontro con le competenti strutture provinciali per definire, assieme alla comunità territoriale della Valle di Fiemme, l’accordo di programma per la copertura delle future spese di gestione del centro del salto.
Ritenevo allora, ed oggi ne abbiamo la dimostrazione, che gli impegni assunti dal consiglio provinciale attraverso la modifica della legge provinciale sullo sport n. 21 del 1990 (disposta con la finanziaria provinciale del dicembre 2010), dovessero trovare immediata e concreta attuazione attraverso una formale richiesta del Comune di Predazzo alla struttura provinciale competente (l’Ufficio Attività Sportive).
La proposta di mozione, come ricorderete, non venne accolta da questo consiglio. Vi furono 7 voti a favore: quello del sottoscritto e dei consiglieri di minoranza.
Durante la discussione, il Sindaco aveva dichiarato superflua la mozione, sostenendo che gli assessori provinciali erano già stati interessati della questione e non vi era ragione per dubitare delle loro promesse. Promesse che si sarebbero ben presto tradotte nell’accordo previsto dalla legge, con piena soddisfazione delle richieste del Comune.
Lo schema di accordo di programma è stato approvato dalla Giunta Provinciale soltanto il 14 dicembre 2011 con la delibera n. 2783 (a distanza di 12 mesi dalla modifica legislativa), ed il suo contenuto, a mio parere tutt’altro che soddisfacente per il Comune di Predazzo, ha dato corpo ai timori dei consiglieri comunali che avevano presentato la mozione.
Vale la pena, a questo punto, sintetizzare il contenuto dell’accordo, che, va ricordato, avrebbe dovuto aumentare il contributo della PAT a sostegno delle spese di gestione del centro del salto, sollevando il Comune di Predazzo dall’onere di doversi sobbarcare il costo, ingente, di una struttura sportiva di evidente, e dichiarato, interesse provinciale (a tale riguardo, basti citare l’art. 2 bis della legge provinciale sullo sport laddove si parla di “impianti sportivi aventi caratteristiche di unicità sul territorio provinciale e destinati a competizioni di livello nazionale o internazionale”).
L’accordo prevede un contributo provinciale pari a 100.000 euro per l’anno 2011 che scende a 95.000 euro per gli anni 2012 e 2013. Non serve osservare che tale contributo provinciale, basato sui “costi storici”, è ben lontano dal coprire quella parte della spesa che il consiglio comunale di Predazzo aveva auspicato, e mette il bilancio del Comune in difficoltà, specie nell’attuale congiuntura economico-finanziaria, che impone una progressiva riduzione delle entrate derivanti dai trasferimenti provinciali ai comuni.
Non parliamo poi dei costi di gestione che, inevitabilmente, sono destinati ad aumentare “in maniera proporzionale all’incremento dei costi di investimento…e con incremento della spesa corrente” per dirla con le parole del revisore dei conti.
Il fatto che l’accordo di programma (approvato dalla Giunta Provinciale nel dicembre 2011, ovvero 10 mesi or sono) non sia stato ancora sottoscritto, mi fa pensare che la Giunta comunale abbia realizzato che le promesse fatte dagli assessori provinciali al Sindaco sono rimaste, almeno in parte, disattese.
“verba volant” direbbero gli antichi.
Concludo riprendendo le parole del revisore dei conti, il quale, in perfetta sintonia con le perplessità che avevo evidenziato nel febbraio 2011, parla di “spesa corrente che lievita”, di “netta divaricazione tra l’entità dei nuovi investimenti e l’entità delle spese programmate per il loro mantenimento futuro a carico del Comune di Predazzo”, ma anche di “più congrui impegni di spesa (a carico del Comune di Predazzo nel bilancio 2013) per il mantenimento delle nuove strutture …nelle more di un coerente intervento provinciale”. Appunto, “nelle more di un coerente intervento provinciale”… visto che quello attuale non è coerente!
Il revisore conclude con una “raccomandazione”, che raccolgo e rilancio come regola di buona amministrazione: “ogni qualvolta viene programmato un nuovo investimento sia parimenti e attentamente valutato l’impatto che lo stesso determinerà negli esercizi successivi sulla spesa corrente”.
Leandro Morandini
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