Banda, cori, complessi musicali, concerti, rassegne e manifestazioni, sono la colonna sonora delle nostre splendide…
“Predazzo Live” ovvero Predazzo dal vivo. E’ questo il nuovo spazio che il Blog di Predazzo apre per raccogliere testimonianze e racconti di vita vissuta dei suoi abitanti e di quanti hanno avuto un legame qualsiasi con il nostro paese. Invitiamo fin d’ora chiunque avesse intenzione e voglia di raccontare un tratto della sua vita, ad inviare lo scritto (ed ev. foto) all’indirizzo info@valledifiemme.it. Anticipiamo un grazie di cuore a quanti vorranno farci questo dono.
Iniziamo con Katia Dellagiacoma “Lena” con la sua bella testimonianza tratta dal sito di Donatella Simoni “ Tempi & Modi”.
Cos’è che riesce ancora ad emozionare il nostro cuore?
Una risposta me la sono data oggi, intervistando Katia Dellagiacoma “Lena”, una ragazza di 22 anni che assieme al padre e ai suoi due fratelli, conduce un agritur, una malga e un allevamento a Predazzo in Val di Fiemme.
“Tutto è iniziato nel 1933 quando il nonno, all’età di 8 anni, prese il treno da Predazzo e si recò a Tesero per acquistare la prima pecora con l’agnellino. Mio padre ha sempre lavorato con passione e anch’io, vicino a lui, da quando non ero ancora capace di camminare e lo seguivo sull’asinello. Gli animali sono la mia vita. In occasione di un Natale ho ricevuto in dono l’asino, ho sempre avuto una mia mucca e il cane, mentre per i miei tredici anni mi è stato regalato il cavallo.
Questo agritur invece, era il sogno della mia mamma che è scomparsa nel 2001, quando io avevo 11 anni e i miei due fartelli di 7 e 4 anni. Abbiamo pensato a lungo su dove e come realizzarlo e un giorno, mio papà che stava tagliando il fieno qui vicino, ha sentito che questo era il posto giusto. Abbiamo inaugurato la struttura nel 2009. Ha 8 stanze ed è aperta tutto l’anno. Oggi la conduco io con l’aiuto dello zio e della zia, ma spesso mi divido tra l’attività di agriturismo e quella dell’allevamento. I miei due fratelli studiano all’Istituto Agrario di San Michele. E’ una grande passione per me, non mi pesa mai quello che faccio, compreso alzarmi ogni mattina alle 5.30, oppure aspettare di notte che nasca un vitello. Quando nasce un vitellino mi emoziono sempre. Proprio l’altro giorno, una manza stava partorendo e io sentivo che stava soffrendo particolarmente visto che si trattava per lei del primo parto. Insieme a mio fratello l’abbiamo aiutata e quando è nata (femmina, che soddisfazione!), l’abbiamo riscaldata con la coperta e lasciata per qualche minuto con la mamma perché la riconoscesse. L’abbiamo soprannominata “principessa”, visto il “trattamento” di riguardo che ha ricevuto! E’ una cosa straordinaria per me veder nascere questi animali, vederli crescere e a loro volta vederli dare la vita ad altri. Questa passione cerco di trasmetterla anche ai miei ospiti, soprattutto nell’attività di “Fattoria didattica” nella quale faccio conoscere il mio lavoro e spiego ciò che il nonno e il papà hanno spiegato a me. E’ un’immensa soddisfazione, come il rapporto che nasce con i nostri clienti che diventano “amici di famiglia”. Per noi fare agriturismo significa proprio aprire ad altri le porte della nostra casa e delle nostre vite”
E comunicare emozioni, aggiungo io. (tratto da Tempi & Modi)
Per tutto il resto:www.masolena.it
Questo articolo è già stato letto 8569 volte!