Predazzo, presentazione dell’Associazione “VolontariAmo con il Sant’Jude”

Da il 22 novembre 2011

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Sabato 26 novembre alle 20.45 nell’aula magna del Comune di Predazzo si presenta una nuova associazione di volontariato. Si tratta del gruppo “VolontariAmo con il St.Jude”  che nasce dall’incontro con l’Uganda e dalla condivisione di un’esperienza di volontariato.Elio Croce valledifassa.com  225x300 Predazzo, presentazione dellAssociazione VolontariAmo con il SantJude

Da molti anni c’è un forte legame di solidarietà tra Fiemme e Fassa e il fratello comboniano Elio Croce di Moena che da oltre quarant’anni  opera nel Nord Uganda (Gulu). Grazie a lui molti ragazzi e ragazze hanno potuto vivere un’esperienza di volontariato in Africa, chi presso il Lachor Hospital, chi presso il St.Jude Children’s Home,  un orfanotrofio fondato negli anni Ottanta da Bernadetta Akwero. Dopo la morte dell’educatrice avvenuta nel 1991 la guida del St.Jude è passata a Fratel Elio Croce.

Oggi i bambini possono frequentare le scuole  materna, elementare e media presso il St.Jude e, molto spesso anche le superiori, in strutture presenti in altri villaggi. Il St.Jude accoglie anche ragazzi che le mine antiuomo, i morsi di animali e malattie congenite hanno reso fortemente disabili. L’obiettivo dell’associazione è quello di assicurare alla struttura un adeguato supporto con risorse umane ed economiche.

Vi aspettiamo! Silvia, Tania, Cristina, Michela, Lidiana e Anna

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Un Commento

  1. Mauro

    20 settembre 2012 at 16:51

    nel 2005 ci siamo recati in Uganda dove abbiamo incontrato fratel Elio, siamo rimasto incantati da quest’Uomo, con la sua aria burbera, dovuta alla barba incolta, era sceso da un Land Rover e venendoci incontro per salutarci ci disse di stare attenti perchè nel pianale ci doveva essere un serpente, e lo disse come una cosa normale, ci ha accolto in casa sua come fassimo stati amici da sempre, con lui abbiamo visitato l’ospedale Lachor, abbiamo girato tra i reparti e vedere fratel Elio che si coccolava e abbracciava i bambini ricoverati, malati di AIDS e di altre patologie ma con un sorriso disarmante, poi siamo stati l’orfanatrofio, dove due ragazze di Napoli facevano volontariato passando le ferie con i piccoli orfani giocando, cantando e accudendo i piccoli, passando per le varie stanze abbiamo visto tutti quei bambini abbandonati dai genitori perchè andicappati, nessuno che si prendeva cura di loro, tranne fratel Elio, dalla Land Rover aveva scaricato un paio di sedie a rotelle per quelli che non riuscivano a camminare, ed è stata una grande festa, al momento dei saluti ci disse di tornare quando volevamo, da Lui era sempre aperto.

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