PREDAZZO. il nuovo centro sorgerà nell'area dei magazzini comunali. Clima prenatalizio e spargimento di miele a…
PREDAZZO – Ultima seduta consigliare frizzante e a tratti polemica martedì sera a Predazzo. Il consiglio si è subito animato al momento di discutere ed approvare una mozione (decisa dall’intero consiglio la volta scorsa) riguardante la volontà di proporre alla Provincia la costruzione di un ponte sul’Avisio (dalla circonvallazione) per dare accesso al Pastificio Felicetti, senza dover incanalare gli automezzi lungo via Felicetti, con il timore di disagi per i residenti in zona. Il documento, predisposto ed illustrato dal vicesindaco Franco Dellagiacoma , impegnava la giunta a sollecitare alla Provincia lo studio di proposte alternative alla strada. Dino Degaudenz , consigliere di minoranza, ha invece presentato una contromozione, nella quale non si faceva solo riferimento al ponte, ma si suggeriva di bloccare gli effetti della variante urbanistica recentemente approvata, per la parte relativa all’allargamento di via Felicetti, studiando possibili alternative anche di carattere viario, pur senza escludere l’ipotesi del ponte. Degaudenz ha lamentato inoltre la mancata convocazione dei capigruppo sull’argomento. Al che il vicesindaco ha proposto di rinviare il tutto, convocando gli stessi capigruppo per concordare insieme un testo condiviso. La discussione si è accesa. Maria Bosin ha chiesto di arrivare comunque ad una decisione. L’assessore Costantino Di Cocco ha annunciato uno studio preliminare e particolareggiato della zona, per capire meglio il da farsi. Nino Tonini ha chiesto di integrare le due proposte di mozione per arrivare al voto. Scelta alla fine condivisa dall’intero consiglio, che ha approvato, all’unanimità, un testo concordato, deliberando di ristudiare l’accesso alla zona interessata, dopo aver approfondito al meglio tutte le possibili ipotesi di nuova viabilità. Dopo l’approvazione della prima variazione di bilancio (in essa sono anche previsti 15.000 euro appunto destinati a finanziare lo studio preliminare sopra richiamato), si è parlato della futura «Casa della salute». Se ne parla da anni. Ora finalmente, ha ribadito il vicesindaco Dellagiacoma, sembra che ci siano prospettive concrete di arrivare alla progettazione esecutiva, dopo che il preliminare era stato presentato a Predazzo ancora tre anni fa, con l’intervento dell’allora assessore provinciale Remo Andreolli. L’attuale assessore Ugo Rossi ha infatti chiesto al Comune la disponibilità del terreno (adiacente alla ex stazione della ferrovia Ora-Predazzo) per realizzare l’edificio, con i necessari parcheggi e delle zone verdi, domandando nel contempo al Comune di impegnarsi a realizzare, a proprie spese, un parcheggio pubblico interrato, della capienza di una cinquantina di posti macchina. Proposta condivisa dal consiglio, per cui ora si spera davvero di poter entrare nella fase esecutiva. Polemica la trattazione dell’ultimo punto, relativo ad una permuta di terreni con l’hotel Bellaria. Il Comune cede 405 metri quadrati, vicino all’albergo, al prezzo di 228 euro al metro (in totale 92.340 euro), mentre l’hotel cede a sua volta due particelle di 489 e 446 metri quadrati, in località Fontanelle, a 110 euro al metro (complessivamente 88.505, che poi diventano, con l’Iva, 105.153). Il conguaglio, a favore del Bellaria, è di 13.400 euro. Molto critico Dino Degaudenz, che ha giudicato eccessiva la valutazione dei terreni offerti dall’albergo e sottovalutato il prezzo di quelli comunali: «D’accordo per l’operazione, ma ad un prezzo equo. L’albergo acquisisce un’area vitale per la sua attività e noi gli diamo anche dei soldi». Dopo un lungo dibattito (è volata anche qualche parola grossa), la permuta è stata approvata con 13 voti a favore e quattro astenuti, Degaudenz, Antonio Angelini, Annamaria Cavada e Maria Bosin. Aveva lasciato l’aula Nino Tonini. M. M. L’Adige
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