Riparte, martedì 24 giugno, la stagione estiva 2014 del Museo Geologico delle Dolomiti a Predazzo.…
PREDAZZO – Durante la settimana di permanenza, in valle di Fassa, dei geologi partecipanti al congresso itinerante sul campo triassico, da domenica scorsa ad oggi è stato possibile, a docenti e ricercatori delle maggiori università dell’Europa, visitare alcune delle località più classiche del Triassico delle Dolomiti, tra l’altro in occasione del primo appuntamento scientifico internazionale dopo l’iscrizione delle Dolomiti nella lista dei beni dell’Umanità. Un vero e proprio laboratorio sul campo, promosso a più di cento anni dal primo congresso geologico internazionale che si tenne a Predazzo nel 1903. Una delle giornate più intense del convegno è stata quella di martedì scorso, quando i geologi si sono recati nella zona del Passo Feudo, proprio sopra Predazzo, per prendere visione delle successioni del Triassico Inferiore e Medio del monte Agnello e del Latemar, percorrendo tra l’altro il sentiero geologico del Dos Capèl. Una escursione dedicata alla parziale traversata del massiccio del Latemar, massa di rocce carbonatiche di epoca triassica, con l’illustrazione, da parte degli esperti, dei rapporti tra le rocce sedimentarie che lo costituiscono e i numerosi condotti vulcanici che lo attraversano e ne rendono particolare la morfologia. Alle 17, c’è stata la visita al Museo geologico delle Dolomiti di Predazzo, ancora in fase di completamento, con l’illustrazione, da parte del direttore Elio Dellantonio , dei pezzi più interessanti e particolari. Quindi l’incontro con l’assessore alla cultura Lucio Dellasega e la conferenza sulla biostratigrafia ad ammoniti per il Triassico della Tetide. Un incontro importante, presso quello che si può considerare uno dei musei di maggiore significato a livello nazionale ed internazionale, ovviamente in attesa della conclusione dei lavori e con la speranza che l’incontro di martedì possa preludere ad altre iniziative future, in grado di valorizzare al meglio lo straordinario patrimonio di cui il museo dispone. Prevedere l’organizzazione di un grande convegno internazionale, quando sarà il momento della inaugurazione della struttura, sarebbe sicuramente impegno auspicabile.
Mario Felicetti
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