Predazzo, questa sera sarà di scena la gara estiva per le vie del centro, con…
Molto apprezzata e ricercata, anche per la diversità del sapore più che del prodotto, era la “Maoca” fatta con il latte chiamato “verde” (il colostro) ossia quello prodotto dalla mucca dopo aver partorito il vitello, ed era generalmente accompagnata con la confettura di mirtillo rosso, anch’essa prodotta in casa, vicino ad una tazza di caffè d’orzo (coltivato e tostato con l’aggiunta di grano e lupino) e latte. Fino agli anni Sessanta era ancora molto diffusa nella nostra realtà di paese, poi lentamente è scomparsa.
La maggior soddisfazione della massaia che la produceva, era quella di vedere questo impasto lievitare naturalmente con grosse bolle, simbolo di una buona riuscita del prodotto, grazie anche all’esperienza nell’uso del forno della cucina a legna, che doveva essere alimentata con tanta fiamma per produrre molto calore.
Le origini del nome sono molto confuse: c’è chi dice che sia un insieme di prodotti alla portata di tutti e cotti velocemente.
Nella comunità di Predazzo il termine “Maoca” è diventato anche un soprannome per una cerchia ristretta di famiglie.
INGREDIENTI
50 cl di latte
200 gr di farina
3 uova
1 cucchiaino di sale
Preparazione
Unire il latte e la farina col sale in una terrina, con le fruste sbattere bene, aggiungere le uova una alla volta. In una teglia da forno mettere mezzo bicchiere d’olio, aggiungere la pastella ed infornare a 200°C per circa 30 minuti. (Ricetta tramandata dalla famiglia Felicetti del ristorante Touring.)
Ricetta rivisitata:
Maoca di farina di segale con lonzino,
formaggio della Val di Fiemme e punte di tarassaco di Carlo Felicetti (Hotel Ristorante Touring – Predazzo) in collaborazione con Enrico Dantone
INGREDIENTI PER 4 PERSONE 1 lt di latte 3 uova intere 230 gr di farina bianca 120 gr di farina di segale 300 gr di punte di tarassaco 80 gr di lardo 200 gr di formaggio nostrano Formae Val Fiemme 50 gr di lonzino affumicato, sale
Preparazione
Versare il latte in una bacinella, unirvi le uova, il sale, mescolare bene, quindi aggiungere un po’ per volta le farine mescolate fino a quando non diventino una massa abbastanza densa.
Versare in un tegame unto ed infornare a 180°C per 15/20 minuti.
Lasciare intiepidire, tagliare a metà, farcire con il formaggio tagliato a dadini e il tarassaco saltato con il lardo tagliato a cubetti.
Accompagnare con fette di lonzino.
La chef Elisabetta Dellantonio ha rielaborato una ricetta, tramandata dalla madre, di un piatto che ha segnato la sua infanzia, bilanciandone le dosi ed introducendo alcuni ingredienti di origine locale a completamento.
La presenza del tarassaco lo rende un piatto primaverile.
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