Il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher, ha avuto ieri una riunione informativa…
I trasporti pubblici domani rischiano di lasciare a piedi milioni di italiani a causa dello sciopero che interesserà i conducenti di bus, tram e metro. Domani, martedì 2 ottobre, si fermeranno in tutta Italia, per lo sciopero di 24 ore del trasporto pubblico locale proclamato dai sindacati di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti e Faisa-Cisal, i lavoratori dei mezzi pubblici secondo orari diversi e stabiliti a livello territoriale, nel rispetto della garanzia dei servizi minimi.
Nelle valli di Fiemme e Fassa il servizio sarà garantito fino alle ore 08.30 e dalle 17.30 alle 20.00: Le corse iniziate entro queste fasce orarie termineranno regolarmente.
Nei principali centri d’Italia gli orari invece varieranno da città a città, di seguito gli orari in cui il servizio E’ GARANTITO:
ROMA fino alle 08.30 e dalle 17.30 alle 20.00
MILANO fino alle 08.45 e dalle 15.00 alle 18.00
NAPOLI fino alle 08.30 e dalle 17.00 alle 20.00
TORINO fino alle 09.00 e dalle 12.00 alle 15.00
VENEZIA-MESTRE fino alle 09.00 e dalle 16.30 alle 19.30
GENOVA fino alle 09.30 e dalle 17.00 alle 21.00
BOLOGNA fino alle 08.30 e dalle 16.30 alle 19.30
BARI fino alle 08.30 e dalle 12.30 alle 15.30
PALERMO fino alle 08.30 e dopo le 17.30
CAGLIARI fino alle 09.30, dalle 12.45 alle 14.45 e dalle 18.30 alle 20.00
I MOTIVI DELLO SCIOPERO La protesta è stata indetta «per il mancato rinnovo del contratto scaduto nel 2007». E i sindacati tornano a chiedere di «chiuderlo in tempo» per favorire «il consolidamento del processo verso il nuovo Ccnl della Mobilità, elemento fondamentale di stabilità per il risanamento ed il rilancio del settore». Inoltre – per i sindacati – «la sottoscrizione del contratto rappresenterebbe il riconoscimento del diritto degli autoferrotranvieri alla difesa dell’occupazione, del reddito, della quantità e della qualità del servizio offerto». Senza il trasporto locale, avvertono inoltre le sigle, «non vi può essere la ripresa delle attività economiche per uscire dalla crisi».
Tra oggi e domani, invece (a partire dalle 21 e per 24 ore) incroceranno le braccia anche tutti gli addetti ai servizi ferroviari di pulizie, accompagnamento notte e ristorazione a bordo treno.
Anche alla base dello sciopero degli appalti nelle ferrovie c’è il contratto. È «inaccettabile», dicono Filt, Fit, Uilt, Uglt e Fast ferrovie, «la posizione assunta dalle associazioni di impresa e dalle aziende che operano nel settore di non sottoscrivere ed applicare il Ccnl Mobilità per le attività ferroviarie».
CAMUSSO: “CONTRATTO ATTESO DAL 2007″ «È un contratto che non si rinnova dal 2007 inevitabile fare pressioni». Lo ha detto Susanna Camusso, leader della Cgil, sullo sciopero dei trasporti pubblici di domani. Camusso, a Mestre per un direttivo della Cgil del Veneto, ha rilevato come «il Governo ha alzato le accise per sostenere il trasporto pubblico ma quei soldi non si sono mai visti ed è peggiorato il servizio». Per la leader della Cgil «bisogna tagliare società ed accorparle realizzando un sistema integrato del trasporto pubblico anche sul fronte tariffario». «Solo così – ha aggiunto – si tagliano spese, tanti consigli di amministrazione, che non servono e costano».
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