Il Circolo ACLI in collaborazione con il Comune di Predazzo organizza: “QUANDO IL GIOCO NON…
L’amministrazione Comunale di Predazzo
invita tutti i suoi cittadini alla serata informativa sulla proposta progettuale per la realizzazione
del bacino di innevamento piste presentata dalla società Latemar 2200 di Predazzo.
GIOVEDI’ ORE 20.30
PRESSO LA SALA CONSIGLIARE DEL COMUNE DI PREDAZZO
TUTTI SONO INVITATI A PARTECIPARE
Mentre il dibattito dei pro e contro è già iniziato sui social network pubblichiamo il trailer del film Peak che tratta questo argomento. (Il docu-film era stato proiettato il 6 marzo 2014 nel cinema di Predazzo.)
Viene ribadita l’importanza di essere presenti a questa serata per essere informati su questa proposta con successivo dibattito.
Le montagne ci attraggono e ci conquistano. A centinaia di migliaia i turisti giungono nel bianco paradiso delle montagne innevate.
E le Alpi offrono un aspetto in continua evoluzione.
La ricerca del paradiso in terra è antica quanto l’uomo. Per avere anche solo una fugace immagine di paradiso attraversiamo interi continenti, esploriamo i più remoti angoli della terra, ci immergiamo nelle profondità del mare e scaliamo le cime più impervie.
Ormai anche nei luoghi più selvaggi si è diffuso il turismo di massa, lasciando tracce indelebili nel paesaggio.
E dunque il paradiso terrestre è in difficoltà.
A causa dei cambiamenti climatici e della mancanza di neve è stato necessario sviluppare imponenti mezzi tecnologici per produrre un paesaggio ideale svincolato dagli eventi di natura: le macchine scavano la terra, si creano sale computerizzate nel cuore dei monti, si innalzano torri, si allungano a terra tubi e cavi, gli spandi neve artificiale imbiancano incessantemente le piste.
Il paesaggio delle Alpi è ormai divenuto uno sconcertante ibrido di tecnologia e natura. Le stazioni sciistiche tendono ad aggiornare continuamente le loro tecniche: se così non fosse, il flusso turistico si arresterebbe bruscamente. Ma là dove maggiori sono i cambiamenti che l’habitat subisce, tanto più la bellezza viene addomesticata e rapidamente sparisce ai nostri occhi.
Il film documentario “PEAK” ha osservato per un intero anno questo processo di trasformazione delle Alpi, scoprendo tutto ciò che è abitualmente nascosto ai turisti invernali sotto uno spesso manto di neve artificiale.
Il film segue le modifiche del paesaggio e le tracce inestinguibili lasciate dalle invasioni degli uomini.
“PEAK” pone anche alcune domande: sul rapporto che deve essere mantenuto tra natura e tecnologia, su quanto il paesaggio possa essere artificiale, o, in altri termini, quanto la neve artificiale debba somigliare a quella naturale per soddisfare e giustificare l’antichissimo bisogno degli uomini di un paradiso terrestre.
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