Dall' 1 AL 9 ottobre una fitta serie di appuntamenti sul tema dell'accoglienza Anche quest’anno…
La quinta edizione della Settimana dell’accoglienza si terrà dal 28 settembre al 6 ottobre e quest’anno le iniziative sono 140 in tutto il territorio regionale.
La Settimana dell’Accoglienza, giunta ormai alla quinta edizione, è organizzata a livello Regionale dal Cnca del Trentino-Alto Adige ed è aperta a tutti coloro che vogliono partecipare con proprie iniziative. Ha lo scopo di promuovere la cultura dell’accoglienza e di valorizzare quanto si sta facendo nelle nostre comunità. Nella vita tutti abbiamo sperimentato in più occasioni la bellezza di essere accolti; a nostra volta possiamo e dobbiamo essere accoglienti. Questo è il significato di comunità.
Questo è il messaggio universale che la Settimana vuole trasmettere. Ogni anno la Settimana propone un tema che fa da filo conduttore alle tante iniziative che nascono spontaneamente: quest’anno il tema è “Solitudini. Costruire legami, fare comunità” CHI SIAMO Il Cnca (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza – www.cnca.it) è stato fondato nei primi anni 80. È un’associazione che riunisce realtà presenti in tutte le regioni italiane e operanti nei vari ambiti del disagio, dell’emarginazione, dell’accompagnamento delle fragilità.
Fanno parte del Cnca Federazione Trentino-Alto Adige le associazioni: A.M.A., A.P.A.S., A.T.A.S., Carpe Diem, Centro Astalli Trento, Volontarinstrada, Volontarius e le cooperative sociali: Arcobaleno, Arianna, Eliodoro, FAI, La Rete, Progetto 92, Punto d’Incontro, Samuele, SOS Villaggio del Fanciullo di Trento e Villa Sant’Ignazio.
Costruire legami, fare comunità Siamo alla quinta edizione di un appuntamento che sta assumendo una dimensione e un’importanza sempre maggiore nel contesto della nostra comunità. La Settimana dell’Accoglienza è un lungo momento di incontro, ascolto, dibattito, confronto su temi centrali nella vita di noi tutti. Affronta temi che sono la sostanza del nostro vivere, che toccano la natura del nostro essere una società, con le sue relazioni, le sue difficoltà, ma anche le proprie risorse e le proprie prospettive.
Una Settimana che vuole ogni anno aprire prospettive di futuro, individuare percorsi di speranza, costruire relazioni concrete e promuovere nuove sensibilità. Anche questa edizione è densa di significato e dà la dimensione di chi siamo e di chi vogliamo continuare ad essere: comunità che si interrogano costantemente sui bisogni profondi, soprattutto delle persone più fragili, più esposte, più in difficoltà, che cercano di dare risposte coerenti alle necessità e di essere rispettosi della dignità di ogni essere umano che a noi si avvicina o da noi avvicinato. Accoglienza per noi ha il significato della disponibilità e della presa in carico, della apertura e delle risposte. E con noi molte altre realtà si mettono in gioco, esplorando se stesse, in una continua definizione della propria identità e del significato della propria azione. La Settimana diventa una piazza, concreta e vissuta, viva e diffusa, che si offre alla comunità trentina e che propone un tentativo, finora sempre riuscito, di coinvolgimento, di relazione, fatto di domande e tentativi di risposte.
Il tema è drammaticamente attuale e investe tantissime persone, non esagero nel dire che forse riguarda proprio tutti; se molti di noi hanno reti forti di relazioni, strutture sociali funzionanti, componenti individuali solide, altrettanti di noi dentro la dimensione della solitudine stanno male, con disagio, sofferenza, dolore, perché è una dimensione non voluta, non scelta, figlia di tanti fattori, individuali e sociali. Solitudini sarebbe meglio chiamarle, perché tante sono le espressioni di questa malattia della contemporaneità.
4 Solitudini, argomento al quale non possiamo sottrarci, perché ne leggiamo tutti i giorni gli effetti, negli sguardi delle persone, nel loro mutismo, nella difficoltà delle azioni quotidiane, nella chiusura a riccio, nel distacco dalla realtà, nell’abbandono della speranza, nella perdita di fiducia in se stessi e negli altri.
Solitudini come lo spezzarsi dei legami, come la dissoluzione dei nuclei attrattivi, come l’atomizzazione di un corpo sociale. Come i sassi di un detrito posto alla base di una parete, della quale facevano parte tempo prima, poco o tanto non importa. Ma ora sono lì, incoerenti fra loro, e ognuno si muove in modo diverso se un piede li calpesta. Ecco cosa vorremmo provare a fare in questa Settimana: interrogarci su come rallentare la disgregazione, come fermare la caduta e come cementare fra loro i milioni di sassi alla base della parete.
Un compito enorme che non possiamo assolvere da soli, ma la Settimana a questo serve: a mettere in gioco tutti quelli che amano la vita e le pareti meravigliose che ne definiscono gli orizzonti dolomitici e insieme cercare strade ma soprattutto amplificare la voce e spesso il silenzio di chi vive una condizione così contemporanea ma non per questo meno difficile. Un modo per sentirci anche tutti noi meno soli in questa partita. Claudio Bassetti Presidente Cnca Trentino Alto Adige
Questo il programma di iniziative che verranno proposte nelle Valli di Fiemme e Fassa nell’ambito della 5^ Settimana dell’Accoglienza (28 settembre – 6 ottobre) intitolata quest’anno “Solitudini – costruire legami e fare comunità” e promossa da CNCA – Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza – federazione del Trentino Alto Adige/Südtirol.
Le iniziative sono frutto della collaborazione, del lavoro di rete e della sinergia di diverse realtà sociali, culturali e istituzionali del nostro territorio.
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