La Dirigente, dott.ssa Candida Pizzardo, le collaboratrici Scagliotti Cristina e Puosi AnnaPaola insieme a tutti…
Anche quest’anno alcuni alunni delle classi seconde e terze della secondaria di primo grado di Predazzo hanno partecipato alle Olimpiadi di problem solving, promosse dal Miur , per valorizzare le eccellenze e soprattutto la capacità di soluzione di problemi complessi, considerata competenza chiave per i cittadini del nuovo millennio.
Le Olimpiadi di problem solving sono inserite nel Progetto d’Istituto della scuola proprio per le finalità promosse e sostenute, quali lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale, una metodologia di ragionamento che rende gli studenti capaci, ad esempio, di scomporre un problema in sottoproblemi, di organizzare, analizzare e rappresentare i dati di un problema tramite astrazioni, modelli e simulazioni. Altro obiettivo sostenuto dall’Istituto è quello di coinvolgere gli studenti in percorsi progettuali di elevata qualità, offrendo occasioni per approfondire la preparazione individuale e il confronto con altre realtà scolastiche regionali e nazionali.
Quest’anno, oltre alla tradizionale gara con sfide logiche in diversi campi (italiano, matematica, informatica, inglese) che ha visto come finalista nazionale per il Trentino Ilaria Brigadoi della classe 3C, l’insegnante Piera Scalet, per la prima volta, ha guidato i ragazzi di seconda alla partecipazione per la categoria Makers attraverso l’ideazione e l’implementazione di un progetto/prototipo basato su piattaforma Arduino partendo da un tema assegnato dal comitato scientifico delle Olimpiadi.
I temi per questa edizione erano 1 -Sicurezza ed efficienza nei trasporti di superficie (gestione traffico, parcheggi, guida autonoma, ecc.); 2 -Luci e suoni; 3 – Interazioni con l’ambiente che ci circonda (temperatura, umidità, pressione, meteo, geologia, ecc.) ed è proprio su questa terza tematica che i nostri ragazzi, Bruni Giulia, Ceol Christian, Degasperi Luca, Ferrari Luca e Piazzi Francesco si sono cimentati nella costruzione di R.U.T.A.N. (Rilevatore di umidità, temperatura e altezza neve).
Il comitato scientifico delle Olimpiadi ha valutato i diversi progetti in base a:
- originalità dell’idea
- qualità del lavoro in generale
- qualità, pulizia e originalità del codice, dell’implementazione
- correttezza e completezza
- basso costo della soluzione proposta (invito al riutilizzo).
La nostra squadra è stata selezionata tra le 7 a livello nazionale con il progetto migliore, unica del Trentino e del Nord Est. I ragazzi sono stati molto bravi, costanti nell’impegno di presentarsi per due pomeriggi a settimana a scuola per lavorare insieme alla creazione di questa base metereologica con la supervisione di Piera Scalet e la consulenza informatica del prof. Giuliano Zorzi. Durante la finale, disputatasi sabato 13 aprile presso il Campus di Cesena dell’Università di Bologna, i ragazzi hanno illustrato il progetto, rispondendo puntualmente alle numerose domande della commissione, ricevendo peraltro i complimenti per il loro lavoro. Alla fine non sono risultati primi, ma sicuramente l’orgoglio e l’emozione di presentare, anche in tv, il progetto li ha galvanizzati e ricompensati per l’impegno messo in campo.
Ecco le parole dei protagonisti: “Durante l’esposizione eravamo agitati ma al tempo stesso consapevoli del fatto che eravamo preparati, per cui pronti a rispondere a tutte le domande” riferisce Luca, gli fa eco Christian “l’agitazione c’era ma anche la consapevolezza di saper spiegare un proprio progetto”; per quanto riguarda la mancata vittoria Giulia, Luca e Christian confermano la delusione ma al contempo la soddisfazione di aver elaborato un progetto di elevato valore e il fatto di essere stati selezionati per la finale nazionale è già per tutti una vittoria. I ragazzi confermano che è stata un’esperienza assolutamente da ripetere perché l’impegno profuso per studiare hardware e software con Arduino ha permesso loro di dar vita ad un prodotto, definito di alto valore, ricompensandoli così per gli sforzi fatti.
Menzione particolare va a Ilaria Brigadoi che, dopo essersi qualificata decima a livello nazionale ai Giochi matematici del Mediterraneo dello scorso anno, quest’anno ha centrato la finale dell’Olimpiade di problem solving, una sfida particolarmente ostica basata sulla soluzione di problemi logici complessi ed articolati.
Al termine della gara nazionale si è classificata diciannovesima, queste le sue parole: “ Purtroppo un acciacco improvviso durante la gara non mi ha permesso di concentrarmi come durante gli allenamenti, comunque è stato divertente partecipare anche con la squadra di makers, assistere alla loro presentazione, e confrontarmi con altri ragazzi della mia età provenienti da tutta Italia”.
La Dirigente, dott.ssa Candida Pizzardo, esprime grande soddisfazione per la partecipazione di questo gruppo di studenti, in rappresentanza dell’Istituto comprensivo Predazzo-Tesero-Panchià-Ziano, per l’impegno e lo sforzo realizzato anche attraverso una didattica innovativa che li ha resi direttamente protagonisti. Il loro progetto verrà messo a disposizione all’interno dell’Istituto e permetterà di implementare ulteriori azioni a livello interdisciplinare che potranno incidere sulla loro formazione.
Complimenti a tutti i ragazzi ed un plauso particolare alla prof.ssa Piera Scalet che ha sostenuto ed aiutato gli studenti a dare il meglio di sé.
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