Terza puntata: “La Saga dei Pescignocco” di Daniela Bernardi.

Da il 27 aprile 2011

MIRTILLO si avvicina, guarda l’anello, gli gira intorno, lo annusa, lo tocca, era veramente buffo vederlo così cicciotello con l’espressione seria preoccupata!

“È UN ANELLO” dice alla fine sospirando soddisfatto “non c’è nessun pericolo, vi potete avvicinare”.

Dopo numerosi commenti pensiamo cosa farne, perché una volta trovato non si poteva lasciarlo lì. Chi dice di portarlo a Cala di Forno chi dice di lasciarlo lì, chi dice che forse è stato perso da qualcuno durante un bagno e chissà come lo starà cercando…

Tra un’idea e l’altra si decide di portare l’anello sulla spiaggia così se qualcuno lo avesse perso avrebbe avuto più possibilità di trovarlo.

“Dai, portiamolo fuori che con questo bel sole brillerà di luce propria” dice pescegnocco Verde-a-Pois che pensava che al sole l’anello si sciogliesse!

Ci organizziamo per il trasporto e ci uniamo in gruppo tutti insieme cercando di spostarlo: eee-op uno… eee-op due… eee-op tre… Piano piano stiamo a ridosso della spiaggia e, un po’ aiutati dalle amiche onde, un po’ dando una spinta più forte, ecco che il gioiello con un balzo risplende sulla sabbia.

“Uhhuh… che bello! chissà a cosa serve” dice MENTUCCIA che avrebbe voluto portarlo alla cala per illuminare il fondale nelle notti senza luna!

A quel punto nessuno voleva spostarsi da lì, sia per la fatica fatta sia per la curiosità: la voglia era di conoscere come sarebbe andata a finire.

In lontananza vediamo una figura leggermente curva che sembra stia cercando qualcosa. E mentre lei si avvicina noi ci agitiamo, vorremmo saltare e indicare il gioiello, c’è grande emozione sotto l’acqua, la persona si sta avvicinando “sì sì” vorremmo dire “vieni più avanti, più a destra, ancora… vai… ECCO!!!”.

“TROVATO!” dice lei con voce felice “ho trovato l’anellooo!” e si mette a saltare, a ridere, sembra voglia anche ringraziare il mare per averglielo riportato. Lei non sa e non saprà mai come sono andate le cose ma è rimasta a bocca aperta quando sulla superficie dell’acqua ha visto piroettare noi pescignocco straordinariamente felici del lieto fine della storia.

Stanchi e gioiosi, tornati a Cala di Forno, ci addormentiamo soddisfatti degli avvenimenti della giornata e qualcuno sogna pietre colorate, altri ragazze felici, altri si immaginano pirati… ognuno ha la sua storia.

LA NOTTE DI SAN LORENZO

Adesso vi racconto di una notte speciale per noi pescignocco, la notte di S.Lorenzo. La preparazione alla gran festa che ci sarà a mezzanotte per l’incontro con le stelle cadenti crea un gran movimento quaggiù a Cala di Forno. Pescegnocco BU ha il suo da fare ad andare su e giù per la cala incoraggiandoci ad inventare nuove danze e nuove piroette.

“Forza, creiamo qualcosa di speciale stasera per far stupire le stelle!”Saga Immagine 03 300x225 Terza puntata: “La Saga dei Pescignocco” di Daniela Bernardi.

Anche lui questa sera si esibirà con la doppia capriola e un salto chiamato “piroletta allo specchio” e altri stanno provando il nuovo ballo ispirato alle stelle cadenti “la brillante caduta”. E che dire degli abiti luccicanti che verranno indossati in onore delle stelle!

“Il mio è fatto di alghe intrecciate con intarsi di frammenti di conchiglie” dice MENTUCCIA mentre pescegnocco VIOLA si pavoneggiava nel suo splendido mantello trasparente con impunture dorate! E che dire dello scialle intarsiato di PIMPINELLA… si vedevano ancora pescegnocco GEMMA e IRIS indaffarate a mettere gli ultimi punti!

Sembra quasi tutto pronto, l’acqua è diventata più scura, la notte si sta avvicinando e anche la mezzanotte. Il cielo è limpido e l’acqua calma e trasparente.

Tutto tace quando, pinnando veloce, arriva da pescegnocco BU pescegnocco Verde-a-Pois chiedendo in gran fretta aiuto perché pescegnocco Rosa, nel fare una piroetta, si è ferita una pinna.

“BU è urgente, abbiamo un’infortunata” dice Verde-a-Pois. Svelto lui accorre e subito rincuora pescegnocco Rosa preoccupata perché forse non potrà partecipare alla grande festa.

“Non ti preoccupare, risolveremo tutto in poco tempo” dice osservando la pinna e notando che una squama è un poco danneggiata.

“Sicuramente bisognerà trovare un’altra maniera per fare la piroetta perché la pinna danneggiata possa riposare almeno stasera” dice BU.

Pensa e ripensa ed ecco la soluzione: si prova la piroetta usando la membrana gonfiabile che sta intorno alle pinne e permette a noi pescignocco di fare le capriole. Prova e riprova, alla fine esce la nuova versione del ballo “ascensione alle stelle”. Che gioia per tutti e per Rosa che vedeva già compromesso il suo partecipare alla festa!

Le stelle erano già pronte nel cielo. Anche per loro, così abituate a brillare e ricevere i pensieri e i desideri delle persone, quella sera era speciale così che ogni stella si era lucidata con polvere d’oro. Quella sera, la notte di San Lorenzo, la terra le avrebbe festeggiate con fuochi d’artificio colorati e musica e allegria. Ma loro attendevano il momento in cui avrebbero festeggiato con noi pescignocco, nella grande festa sull’acqua.

Ecco: mezzanotte è vicina, a Cala di Forno si sente solo il lieve sciabordio delle onde e qualche frinire di cicala. Le stelle sono pronte così noi pescignocco e in un attimo, quasi ci fosse stato un campanellino, la festa ha inizio, e noi pescignocco cominciamo a piroettare e le stelle si lanciano dal cielo nel mare e si vede un gran luccichio sull’acqua e le stelle incontrano noi pescignocco e noi pescignocco incontriamo le stelle e per questa notte magica di S. Lorenzo noi diventiamo le stelle e le stelle diventano noi pescignocco.

E siamo tutti felici di partecipare e festeggiare la grandezza del cosmo.

MILLERIGHE NEL SECCHIO

La vita a Cala di Forno di solito scorre tranquilla, le stagioni si susseguono regolari, e così le giornate. La cala, quando la stagione è buona, è visitata da persone adulte talvolta anche con bambini che si fermano a riposare o a fare il bagno durante la visita del Parco dell’Uccellina.

Quel giorno le famiglie con bambini erano due e i bambini erano quattro, belli vivaci e con una gran voglia di fare il bagno. Si capiva da come gridavano e guardavano il mare e da come tiravano i genitori per la mano.

“Evviva! il mare, il mare, tuffiamoci nell’acqua,…. lasciateci andare…”

Ma non potevano fare il bagno vestiti! Così, appena trovato un appoggio all’ombra, in un attimo i piccoli si sono svestiti e via di corsa verso l’acqua. Che gioia vederli saltare nell’acqua e giocare con le lievi onde di Cala di Forno!

“Dài, su, non mi schizzare!” urla felice uno dei bambini.

“E tu non mi tirare per i piedi” risponde prontamente l’altro.

“Portaci il secchiello” dicono alla mamma,

“portami la barchetta gonfiata”

“e gli occhiali”

“e le pinne”

“E…..” e non sapevano più cosa volere tanto erano felici!

Che dire di noi pescignocco che di solito siamo lì soli soletti tranne qualche amico pesce! Come i bambini sono entrati in acqua ci siamo spaventati visto la loro irruenza, e così ci siamo un po’ allontanati. Ma… cosa fa quel piccolino con il secchiello?… raccoglie l’acqua e dentro ci cade pescegnocco Millerighe, che in quel momento transitava veloce per di là andando a cercarsi un nascondiglio.

“AIUTO AIUTO cosa fare, come uscire da questo piccolo posto!” pensa disperandosi Millerighe.

Intanto i bambini che volevano costruire un castello di sabbia, avevano notato nel secchiello quel pescetto colorato anzi a righe addirittura!

“Che pesce buffo abbiamo catturato” dicevano i bambini “ce lo portiamo a casa e lo mettiamo nella vasca”. La povera Millerighe era TERRORIZZATA… a casa nella vasca dicevano i bambini, ma lei voleva vivere lì insieme ai suoi amici pesci non IN UNA VASCA DA SOLA! Le veniva da piangere e se ne stava tutta preoccupata in fondo al secchio.

Fine della terza puntata

Le altre 20 puntate verranno pubblicate a cadenza settimanale nella giornata del mercoledì. L’intero racconto verrà aggiornato settimanalmente nella pagina dedicata: “La Saga dei Pescignocco” . Se vuoi ascoltare il racconto clicca sul tasto “Listen” in cima all’articolo.

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