Tesero - Centro Documentazione Stava1985 Un breve viaggio tra natura e ricordi Le cose, gli…
TESERO – Nella sala bavarese del teatro comunale di Tesero, è stato presentato venerdì sera il «Progetto Memoria Stava 1985», promosso dalla Fondazione Stava e che comprende la raccolta di 85 ore di interviste, fatte da un gruppo di giovani a 106 testimoni diretti o indiretti della tragedia del 19 luglio di 24 anni fa. Dopo la prima presentazione di Trento, il progetto è stato illustrato anche a Tesero, alla presenza di un centinaio di persone. La serata, coordinata da Michele Longo , è stata aperta dall’intervento del sindaco Gianni Delladio , il quale si è complimentato con i ragazzi che, ha detto, «hanno lavorato su un progetto senza tempo. Su Stava – ha precisato il primo cittadino – si corre il rischio di cadere nella retorica, anche se, in ogni caso, quell’episodio tragico ha sostanzialmente modificato il destino di questa comunità, nella sua dimensione storica, economica ed urbanistica. Tesero ha subito uno stop nel suo modo di vivere e, giocoforza, ne è nato un altro». Sulla necessità di mantenere la memoria storica di quanto successo si è soffermato quindi il vicepresidente della Fondazione Stava Walter Deflorian . Poi la illustrazione dei contenuti del progetto da parte di Massimo Cristel, Alessia Mich e Silvia Vinante , che ne hanno chiarito le motivazioni e le finalità. Ben 106 gli intervistati, con 5.092 minuti di registrazione, per capire Stava come era prima della tragedia, i momenti della tragedia stessa e il dopo Stava. Solo un rammarico. Erano oltre cento gli intervistati, anche se le testimonianze contenute nel video sono state ripetutamente riservate ad appena una quindicina di persone, quasi tutte teserane. Forse anche qualche altro testimone di fuori paese e di fuori valle poteva essere inserito in una documentazione che è sembrata riduttiva e limitata solamente all’ambito locale. Per il resto, una iniziative pregevole, destinata ad andare avanti con altre interviste, perché quanto è accaduto 24 anni fa non sia destinato ad finire irrimediabilmente nel dimenticatoio. M.F.
Questo articolo è già stato letto 5083 volte!