La giornata del Creato - Si è svolta martedì mattina nel Primiero e in serata…
E Air Alps adesso fa gli sconti
Cancellati tutti i collegamenti diretti con Roma. Dal 13 dicembre – come temuto e confermato ieri mattina dall’assessore ai trasporti Thomas Widmann in conferenza stampa – per raggiungere la capitale i trentini e gli altoatesini saranno costretti a cambiare a Verona o Bologna. E intanto Air Alps si prepara ad abbassare i prezzi: è la concorrenza aereo-treno.
C’era una volta FS, ovvero Ferrovie dello Stato con espressi Monaco- Brennero – Roma e viceversa, treno letto Bolzano- Roma, 2 coppie Eurostar Bolzano-Roma (Pendolini). Dal 13 dicembre addio Roma capitale. Lo ha confermato con toni duramente polemici l’a ssessore Widmann. Trenitalia (nazionale da non confondersi con quella del trasporto locale) guidata dal supermanager Mauro Moretti, amministratore delegato del Gruppo Fs non ha ceduto di un millimetro.
Per arrivare nella capitale in treno gli altoatesini dovranno mettersi a tavolino e spulciare sugli orari in commercio per trovare il treno interregionale più idoneo per raggiungere Verona dove acchiappare un Eurostar, oppure Bologna se vorranno provare l’e bbrezza dell’alta velocità Frecciarossa e Freccia d’argento, fiore all’occhiello della Spa, ma non ci metteranno quasi certamente meno di 6 ore, saltando da un treno all’altro. La società privatizzata guidata da Moretti (ma finanziata dallo Stato) non ha fatto un passo indietro e a ha insistito per farsi scucire 1,2 milioni di euro ciascuno da ciascuna delle Province di Trento e Bolzano per un’ andata a Roma con un Eurostar, in realtà per coprire, a conti fatti, il costo della sola tratta di 150 chilometri fino a Verona, da dove partiranno dal 13 dicembre gli Eurostar più vicini.
Richiesta giustamente rifiutata per l’evidente esosità e per una questione di principio: non si capisce perché quelle Regioni e Province che si sono già accollate parte del trasporto locale dovrebbero pagarsi anche parte di un servizio pubblico che lo Stato dovrebbe garantire equamente a tutti, sia pure con le dovute proporzioni.
Ma c’è dell’altro Trenitalia ha deciso (per sue buone o meno ragioni di bilancio) di rinchiudersi entro gli italici confini, snobbando uno dei primissimi valichi internazionali qual è il Brennero.
Si è quindi sganciato dagli Eurocity (ex Monaco-Roma, poi Monaco-Rimini fino al 13 dicembre prossimo), cedendo il passo alle Ferrovie Nord Milano nell’alleanza con le DB tedesche e le OeBB austriache.
Quindi gli altoatesini potranno contare fortunatamente, su nuovi Eurocity con orario cadenzato (ogni due ore) per Monaco, ma (prima chicca) in senso inverso soltanto fino a Verona.
Seconda chicca: alla stazione di Bolzano non si potranno staccare biglietti per questi treni, considerati “esteri” e per di più concorrenti di Trenitalia: si dovrà ricorrere alle agenzie o alle biglietterie automatiche (se e quando saranno installate).
C’è in verità un’alternativa: acquistare il biglietto in treno, ma a prezzo pieno (con tariffe austro-tedesche) quindi chi beneficiava del trasporto integrato con tessera (abbonamenti o carte valori), dovrà pagare tariffa intera anche sulla tratta regionale, cioè quasi il doppio.
In sintesi dunque del vecchio orario resterà solo il “famoso Eurocity “Bolzano-Lecce e viceversa (Via Mantova-Bologna) delle 9,31 con arrivo a Roma alle 16,29.
Di novità avremo cinque coppie Eurocity targate OeBB- DB- FNM (da Bolzano verso Monaco fra le 8,43 e le 16,43 ogni due ore) e da Bolzano a Verona solo quattro (fra le 13,34 e le 19,34) con fermata commerciale (cioè salita e discesa dei passeggeri) al Brennero solo dal 12 giugno 2010.
Alto Adige
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