Un museo del fondo per Fiemme?

Da il 19 luglio 2012
di Nicola Vanzetta – Venerdì 6 luglio è stato convocato un consiglio comunale d’urgenza a Ziano, per deliberare urgentemente l’acquisizione di una villa di proprietà privata a costo di mercato, per destinarla a museo del fondo. Le motivazioni le puoi leggere nella delibera che trovi in allegato.
Nella giornata di giovedì, saputo della convocazione dal sito del comune (l’argomento fino a quel momento era del tutto ignoto a chi non fosse nello stretto giro di amicizie del sindaco), ho scritto ai consiglieri di Ziano il mio pensiero in merito alla decisione di acquistare Villa Flora per farci il museo del fondo. %name Un museo del fondo per Fiemme?In sostanza ho sollevato l’attenzione sul fatto che a me pare che la migliore collocazione per il museo del fondo sia nell’ambito di uno dei due centri sportivi che abbiamo in valle dedicati proprio alle discipline dello sci nordico (nel caso specifico del mio ragionamento, lo stadio del salto di Predazzo) per molte ragioni, ed invece non vedo nessun elemento che possa propendere per la scelta di Villa Flora. Non si tratta di patrimonio pubblico da riutilizzare, non mi pare collocata in un ambito strategico, ha bisogno di ingenti investimenti per la ristrutturazione, non ci sono parcheggi (per farli devi rovinare quel poco di parco che le rimane intorno visto che già gli attuali proprietari hanno provveduto a frazionare l’originaria proprietà).
Quando mi sento dire dagli amministratori comunali che se ti regalano villa Flora sei uno sciocco se non la prendi (costo 1.200.000,00 euro + altrettanto per la ristrutturazione), provo un po’ di fastidio all’idea che tutti pensino (perchè purtroppo lo pensano proprio quasi tutti in Trentino) che i soldi della Provincia sono gratis, che cadono dal cielo come la manna.

%name Un museo del fondo per Fiemme?Un museo dello sport va fatto in uno stadio dello sport (e noi ne abbiamo addirittura 2 nuovi).

Lo sanno tutte le squadre di calcio che hanno un loro museo (impressionante Barcelona – 25€ per ingresso a museo, tra l’altro bellissimo, con uscita direttamente nel negozio, con spesa media di 90-100€ a famiglia per gadget e accessori, 200€ se prendi la maglietta). Lo sanno a Innsbruck al trampolino Bergisel, dove (..continua clicca su leggi tutto) addirittura hanno un percorso storico con foto lungo le scale che portano alla stanga di partenza degli atleti e alle sale riunioni e uffici gara che fanno parte del giro turistico dello stadio (pagamento del biglietto per la visita = altri soldi in entrata = si sono ripagati l’investimento fatto per rinnovare lo stadio).

%name Un museo del fondo per Fiemme?La unificazione di stadio e “memoriale atleti” è una carta in più. Poi direttamente dal libro di marketing dello sport, portare gente allo stadio anche a gratis è comunque una fonte di reddito per il consumo di bevande, cibo, merchandising, parcheggi e quindi altri soldi a qualsiasi struttura, più o meno importante, più o meno famosa. In questo caso ci sarebbe un bel giro di soldi e gente allo stadio del salto e ne gioverebbero impianti, negozio, Marcialonga, bar e forse una potenziale passione anche per lo sport del salto, attualmente inesistente in Italia. A Ziano chi ne avrebbe beneficio oltre al museo? E poi, si fermano apposta?

Prevale la volontà di giovare alla valle con un utilizzo intelligente degli investimenti fatti per le strutture (stiamo parlando di decine di milioni di euro) o un orgoglio personale e campanilistico per avere il museo in un paese piuttosto che in un altro?

%name Un museo del fondo per Fiemme? Io voglio fare il museo, ma lo voglio fare bene e ottimizzando risorse e strutture esistenti.

 Ma soprattutto, il museo potrebbe veramente rappresentare una opportunità per il centro del salto e per la val di Fiemme. Conosco molto bene la struttura per averla progettata e ti assicuro che un museo intelligente sarebbe del tutto compatibile con l’organizzazione di altri ulteriori eventi internazionali ed invece che essere un problema, potrebbe essere veramente una risorsa.

Io mi immagino una situazione dove la gente possa entrare nello stadio e, magari attraverso l’operatore del museo, visitare il centro sportivo, vedere il museo, partecipare ad attività aggiuntive (c’è una sala stampa con un potenziale di tecnologia “sotto il pavimento” che è unico) e mantenere vivo lo stadio.
Penso che ad esempio una collaborazione con Marcialonga sarebbe unica in tutti i sensi, anche dal punto di vista di assumere del personale che potrebbe collaborare, nei momenti di picco, con l’organizzazione della gara. Marcialonga potrebbe offrire dei nuovi pacchetti di esperienze legate alla gara stessa implementate dalle opportunità tutte da inventare intorno al museo ecc.
Insomma, nell’ipotesi di fare il museo nel centro del salto, io vedo tutto migliore rispetto al fatto di farlo a Villa Flora.
Io continuo a pensare che quella prospettata oggi non sia la migliore delle soluzioni per realizzare quell’idea e ho fatto qualche riflessione che mi ha portato a definire lo schema che ti allego.
Secondo me, lasciar passare questa cosa nel silenzio è un errore che porterà la collettività a trovarsi davanti all’ennesima scelta pubblica incomprensibile e (secondo me) sbagliata non solo per i costi ma soprattutto per il futuro e per le possibilità future che questo museo potrebbe avere e rappresentare. Stò condividendo i miei pensieri con persone, un po’ di tutte le estrazioni e di tutte le provenienze, che ritengo possano comprendere il senso del mio pensiero e mi aiutino a diffonderlo. Continuerò a farlo perchè il buon senso e il buon governo ci aiuti a vivere meglio. Gandhi diceva che se credi in un ideale devi vivere adesso come se quell’ideale fosse già realtà perchè, se aspetti che si realizzi per cominciare a farlo, non avrai il tempo di vederlo realizzato.
%name Un museo del fondo per Fiemme?Per farti capire meglio, quando il sindaco mi ha detto che è stato deciso (senza per altro dire bene da chi e soprattutto sulla base di quali parametri) che la villa Flora è il posto ideale per collocare il museo, io gli ho chiesto se, nel caso la villa non fosse stata in vendita, si sarebbe provveduto con una bella e clamorosa azione di esproprio. Lui non mi ha risposto. Lo ho chiesto allora all’assessore Gilmozzi (visto che quasi tutta l’operazione sarebbe finanziata con fondi provinciali) ma, almeno per ora, neanche lui mi ha risposto.
%name Un museo del fondo per Fiemme?PERCHE’ SI DEVONO SPENDERE 2.500.000,00 DI EURO PER FARE UN MUSEO CHE POTREBBE COSTARE MENO DI 1/10 E SOPRATTUTTO RAPPRESENTEREBBE UN’OTTIMA IDEA DI UTILIZZO DELLE STRUTTURE DOPO I MONDIALI 2013?
PER DI PIU’ IN UN PERIODO COME QUELLO CHE STIAMO VIVENDO, DOVE L’ATTENZIONE ALLA SPESA PUBBLICA E ALL’INDEBITAMENTO DOVREBBERO ESSERE MASSIMI LIVELLI !!
Se condividi questo mio pensiero, ti chiedo di diffonderlo e di votare “mi piace” la pagina Facebook http://www.facebook.com/pages/Un-museo-del-fondo-per-Fiemme/468251526518299
Un’ultima cosa riguarda la volontà di fare il museo a Ziano. Si dice che Ziano si merita il museo per la gloriosa storia sportiva che caratterizza il paese. Bene. Sono anni che si pensa a come riutilizzare la “Casa ex Moco”, immobile più grande di Villa Flora, già di proprietà comunale, collocato in pieno centro, oggetto di osservazione di un possibile intervento in collaborazione con la Cassa Rurale di Fiemme. Allora, in seconda battuta, facciamolo lì.
ciao, Nicola Vanzetta
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