[youtube 2A2GN5cC4xI]Domenica 7 febbraio si celebra in tutta Italia la XXXII Giornata per la vita,…
Il cinema di Natale riserva sorprese: cala finalmente l’interesse per le commedie italiane infarcite di banalità e volgarità, mentre tra i diversi titoli si segnalano i tradizionali cartoni animati con storie molto ben scritte e originali, come nel divertente “Il figlio di babbo Natale”, oppure alcuni titoli di nicchia eleganti, tra cui spicca “The Artist”, un sincero omaggio al cinema muto che torna ad appassionare e incuriosire.
Anche la slitta di Babbo Natale, rossa, legno pregiato, bussola e lanterna per viaggiare di notte, è parcheggiata in un hangar e andata in pensione. Come le renne, che ormai non volano più. Al Polo Nord, nella fabbrica dei regali, è arrivata, infatti, la tecnologia: catene di montaggio sofisticate e computerizzate e una vera e propria nave spaziale che plana sui villaggi e le città, catapultando gli elfi che, cronometro alla mano, mettono a tutti i bambini e le bambine del mondo un dono sotto l’albero. Succede però che, per una svista, ne saltino una e il tempo stringe: prima dell’alba bisogna rimediare. Così i vecchi mezzi tornano in funzione e chi riuscirà a concludere felicemente la missione e salvare la dignità di Babbo Natale sarà proprio il figlio pasticcione, Arthur, accompagnato da un simpaticissimo e anziano Bisnonno Natale. Realizzato con stile, humour, ritmo, fantasia e buoni sentimenti, la commedia d’animazione in 3D è il film di Natale – una bella storia piena di emozioni importanti, precisa la regista Sarah Smith – che entusiasmerà i piccoli e divertirà anche i grandi. Come fa “Il gatto con gli stivali”, che regala un film tutto suo a uno dei più divertenti e amati personaggi della saga di Shrek.
Altrimenti ci si può concedere un momento di grande cinema scegliendo un film anomalo, ma di rara eleganza e di splendida fattura: “The Artist” è muto, in bianco e nero, storia semplicissima, per questo una sfida per il pubblico di oggi. Ma il suo regista, Michel Hazanavicius, ha saputo costruire una commedia romantica ambientata in quel fatidico lasso di tempo nel quale molti soffrirono per il passaggio dal muto al sonoro. Qui si seguono le difficoltà di una star nell’accettare la parola sullo schermo, dunque la sua caduta e la sua rinascita. Senza alcuna retorica e come un sincero omaggio alla storia del cinema, il film è spettacolare e curioso nella sua semplicità, splendidamente diretto e interpretato, accompagnato da una colonna sonora sapientemente scritta, che supplisce alle parole di cui non se ne sente la mancanza: parlano gli sguardi, parla il cuore. Clicca su leggi tutto per vedere i trailer
Questo articolo è già stato letto 7035 volte!