Nelle valli di Fiemme e Fassa un gruppo di associazioni sportive del settore degli sport…
Anche quest’anno il progetto “Scuola e Sport” del Coni si è concluso con una grande festa allo Sporting Center di Predazzo: una mattinata, quella di lunedì 23 maggio, all’insegna dell’amicizia, della condivisione e dei valori sportivi.
Circa 300 i ragazzi coinvolti nel progetto, che per la quarta volta ha portato nelle palestre scolastiche alcune associazioni sportive del territorio. Quest’anno sono stati coinvolti i bambini di terza e quarta elementare dei due istituti comprensivi della Valle di Fiemme e, per la prima volta, dell’istituto comprensivo di Pozza di Fassa.
Per loro è stata l’occasione di provare, durante le ore di motoria, diverse discipline, dal tennis al calcio, dal ciclismo allo yoseikan budo, dalla pallamano al basket e molto altro, in un’ottica di avvicinamento allo sport e di maggiore conoscenza delle numerose proposte sportive locali.
Lunedì, come ormai tradizione, il percorso si è concluso con una mattinata di giochi e attività per tutti i bambini coinvolti insieme ai tecnici delle associazioni. Presenti anche, a celebrare questa giornata di sport, i rappresentanti del Coni (il presidente del Trentino, Giorgio Torgler, il coordinatore del progetto, Andro Ferrari, e il fiduciario per Fiemme, Federico Zazzeroni), gli assessori competenti dei Comuni coinvolti (che hanno finanziato l’attività), il vicepresidente della Comunità Territoriale Michele Malfer (l’ente ha organizzato la festa conclusiva, con la collaborazione del Comun General de Fascia e il prezioso appoggio della Guardia di Finanza di Predazzo che ha messo a disposizione i pullman per il trasporto degli studenti) e la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Predazzo, Candida Pizzardo, in rappresentanza dei colleghi di Cavalese e Pozza.
Una giornata che ha posto l’attenzione sull’importanza della collaborazione tra enti pubblici, associazioni del territorio, scuole e famiglie, con il comune obiettivo di benessere e crescita delle nuove generazioni, alle quali lo sport può insegnare fondamentali valori di condivisione e rispetto, come riassunto da Malfer nel suo discorso di lunedì: “Nessuno può fare tutto, ognuno può fare qualcosa, insieme possiamo fare tutto questo”.
Monica Gabrielli
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