Valle di Fiemme, l’ex statale 48 delle Dolomiti sarà una strada protetta

Da il 4 novembre 2009

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Valle di Fiemme – Poche auto in transito a bassissima velocità, autobus ecologici ad elevata frequenza, biciclette e centri storici pedonalizzati. A partire dal 2013, anno dei Mondiali di sci nordico, i sindaci fiemmesi se la immaginano così, la mobilità interurbana lungo l’ex strada statale. A rendere l’idea meno onirica di quanto potesse apparire è stato l’esperimento di domenica 4 ottobre, quando tra Castello e Ziano le auto sono state messe al bando, senza che si sia levata una sola lamentela né da parte dei residenti né da parte degli operatori economici. Certo: non c’erano le masse turistiche, non era un giorno feriale. Però…
«Il principio a cui puntiamo, condiviso da tutti, è quello di fare dell’ex statale una strada protetta e tutelata, vietandola al traffico pesante e disincentivando l’uso dell’auto – spiega Walter Cappelletto , sindaco di Cavalese -. Dunque, le direttrici su cui dovremo muoverci saranno diverse: da una parte serviranno nuove limitazioni al transito e più bassi limiti di velocità, dall’altra bisognerà rivedere tutto il sistema di trasporto pubblico».
Mezzi frequenti, leggeri e non inquinanti dovranno sostituire le vecchie corriere che offrono un servizio considerato insufficiente nell’ottica di una nuova mobilità.
«I Mondiali del 2013 devono lasciarci qualcosa – prosegue Cappelletto -. Per questo, abbiamo impostato uno studio importante per sui problemi della viabilità e i passi da compiere per cambiare sistema entro quell’anno, anche contando sui contributi provinciali ad hoc e sul lavoro della nuova Agenzia». Agenzia dei Mondiali che ancora non ha un Cda (la cui nomina spetta alla Provincia), ma che dovrà coordinare le varie opere in cantiere. Infatti, per il 2013 ci sarà bisogno non solo di strutture sportive, ma anche di nuove infrastrutture: impossibile eliminare il traffico pesante dalla vecchia statale, se non saranno costruiti collegamenti migliori tra i paesi e la fondovalle. Ad esempio, il sindaco di Cavalese cita una bretella che dal rondò di Valzelfena permetta di raccordare la fondovalle con la zona di Piera di Tesero, evitando che il traffico in discesa da Pampeago e diretto verso Trento percorra la vecchia strada invece di quella lungo l’Avisio. E il sindaco di Panchià, Luca Braito , sottolinea che anche il suo comune e Ziano sono collegati alla fondovalle con un vecchio ponte tutelato dalla Provincia e insufficiente ai bisogni futuri. «Ma nell’ottica di una migliore vivibilità e per consentire l’effettiva chiusura al traffico del nostro centro storico – prosegue Cappelletto – bisognerà anche considerare seriamente l’idea di far passare il traffico di Cavalese sotto il paese, con un tunnel dal tratto precedente la Magnifica Comunità al Parco della Pieve. E bisognerà creare anche parcheggi di attestamento utili ad arrivare in centro a piedi o con i mezzi pubblici». Ma per non fare dei paesi lungo l’ex statale un’oasi nel deserto, tutta l’operazione dovrà essere raccordata al nuovo sistema di mobilità trentina («metroland» Borgo-Cavalese o il progetto di treno Trento-Cembra-Canazei) e nazionale (una rete ferroviaria ammodernata ed efficiente, con collegamenti rapidi agli aeroporti del nord-est).
Gianni Delladio , presidente del Comprensorio, sindaco di Tesero e «papabile» presidente dell’Agenzia per i Mondiali dice: «Abbiamo un protocollo d’intesa sottoscritto con tutti i soggetti (Provincia, Comprensorio, Apt, Comitato mondiali e Comuni) che fa di una diversa mobilità l’obiettivo principale del 2013. Puntiamo ad una valle che imposterà il proprio futuro sulla pedonalizzazione dei centri storici e sulla chiusura alle auto e ai mezzi pesanti della vecchia strada, ma anche sulla riqualificazione di tutti i servizi scolastici, sanitari e amministrativi, in modo da radicare la presenza della popolazione. Perché se il nuovo sistema andrà bene per i residenti, allora andrà bene anche per tutti gli altri, turisti compresi».
Giorgia Cardini – L’Adige

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