VALLE DI FIEMME - Una valle politicamente libera o condizionata dalle scelte della Provincia? È…
CAVALESE – Il Centro aiuto alla vita ed il Movimento per la vita di Fiemme e Fassa hanno organizzano sabato scorso 16 a Cavalese un meeting regionale con una serie di relazioni e dibattiti su problemi da sempre al centro della discussione e, a volte, anche della polemica: il concepimento, il concepito, la gravidanza inattesa e indesiderata, l’aborto in sé, i diritti e le condizioni della madre, i posti dove trovare aiuto concreto e tipi di aiuto, i diritti del nascituro. Il meeting si è svolto presso l’hotel Lagorai, una struttura che ha fornito un adeguato servizio di ristorazione e dove sono state anche programmate delle attività di intrattenimento per i bambini. L’incontro era aperto alla popolazione ed in modo particolare ai giovani ed ha registrato una partecipazione significativa ed interessata. Due le relazioni del mattino. Alle 10, Pino Morandini , consigliere provinciale, magistrato e vicepresidente nazionale del Movimento per la vita, ha parlato su un tema scottante e di stretta attualità, «La legge 194/78: storia, valutazioni, proposte». Alle 11, Bruno Mozzanega , primario di ginecologia e docente universitario, è intervenuto su «La straordinaria storia di Pollicino (dall’embrione al bambino)». Nel pomeriggio, alle 14.30, terza relazione con Cinzia Baccaglini , psicologa e psicoterapeuta della famiglia, esperta di sindrome post-aborto e post fiveet, sul tema «L’ascolto della sofferenza dopo l’aborto».Infine, alle 16, ultimo intervento della giornata da parte di Giulia Tanel su «Sos vita, spiegazione circa la nascita e l’utilizzo del numero verde, cos’è e cosa fa». È seguito il dibattito, coordinato da Maristella Paiar , avvocato e presidente della Federazione regionale del Movimento per la vita.
Mario Felicetti
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