Valle di Fiemme, stagione turistica 2009 da record

Da il 11 maggio 2010

%name Valle di Fiemme, stagione turistica 2009 da record  VALLE DI FIEMME – «Il 2009, dal punto di vista statistico, ha rappresentato per la valle di Fiemme l’anno record di sempre». Lo hanno sottolineato, in un incontro con la stampa, il presidente dell’Azienda per il turismo Piero Degodenz ed il direttore Bruno Felicetti . «Nonostante la crisi economica che ha travolto molti settori» ha ancora aggiunto Degodenz «il turismo sembra aver resistito, quanto meno dal punto di vista quantitativo, migliorando l’anno scorso i risultati sia della stagione invernale che di quella estiva». Un trend positivo, confermato anche dai dati finali dell’ultimo inverno 2009/2010: gli arrivi sono stati complessivamente 178.463 (più 0,26% rispetto all’inverno 2008/2009) e le presenze 1.044.833 (più 0,18%). Gli arrivi alberghieri sono cresciuti dello 0,21% (in totale 98.477) pari a 470.430 presenze (più 0,42%), mentre quelli extralberghieri sono stati 80.016 con 574.403 presenze, rispettivamente con una crescita dello 0,33% ed una lievissima flessione dello 0,02%. In crescita gli arrivi e le presenze italiane (122,449, più 1,29% e 703.490, più 1.24%), mentre sono diminuiti gli arrivi e le presenze straniere (rispettivamente 56.014, meno 1,92%, e 341.343, meno 1,93%). Una lieta sorpresa è stata la scorsa stagione estiva, dal momento che, oltre ad un incremento generale dei dati statistici, ha registrato un aumento delle giornate di massima occupazione dei posti letto, consentendo alla valle di Fiemme di raggiungere la leadership provinciale per le località di montagna, con un vantaggio rispettivamente di tre e dieci giornate rispetto alla val di Fassa ed alla Val di Sole. Tra le criticità invece, va evidenziata la necessità di aumentare la quota di presenze straniere nel periodo estivo. Per questo, sono stati attivati, in collaborazione con Trentino Spa, dei progetti specifici, con una buona adesione da parte delle strutture ricettive. Tornando all’inverno, un dato interessante riguarda l’aumento dei settimanali e la diminuzione dei giornalieri, mentre cresce il turismo nazionale (in particolare da regioni importanti come il Lazio, la Toscana e le Marche) e diminuiscono i turisti stranieri, fatta eccezione per Repubblica Ceca, Germania e Svezia. Soffrono parecchio (rispettivamente meno 41 e meno 48 per cento) i Paesi Bassi e la Gran Bretagna, paese quest’ultimo nel quale si è fatta parecchio sentire la svalutazione del trenta per cento della Sterlina. Un altro dato da sottolineare, sempre per le presenze straniere: la flessione riguarda soprattutto la fascia medio bassa delle strutture alberghiere, quella degli esercizi a una o due stelle, mentre sembrano non soffrire gli alberghi e tre e quattro stelle. «Per questo» ha affermato Bruno Felicetti «occorre fare delle scelte coraggiose, nel senso di provvedere ad un ammodernamento delle strutture e ad una loro riqualificazione, anche in vista dei Mondiali del 2013». Strada per altro già imboccata in questi anni da diversi alberghi. Infine le previsioni per la prossima estate. Prima e dopo Pasqua i segnali erano decisamente buoni. Poi con il maltempo, si è registrato un rallentamento di interesse. Si attende il caldo, che purtroppo stenta ad arrivare, per una ripresa delle richieste e, sperabilmente, delle prenotazioni, anche se, come è noto, molto spesso la clientela si fa viva all’ultimo momento. Bisognerebbe trovare degli incentivi (economici, ma soprattutto in termini di servizi) per anticipare i tempi. Anche su questo fronte l’Apt sta lavorando con impegno.

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