È finalmente uscito “il Diavolo generoso”, il nuovo libro di Alfredo Paluselli sull’avventurosa vita di Tita…
La storia di Alfredo Paluselli, il custode del Cimon della Pala. Un’opera molto attesa e richiesta ed alla fine realizzata dal nipote omonimo di Alfredo Paluselli, grande pioniere delle Dolomiti e rude cantore di quegli splendidi panorami.
In un piccolo paese del Trentino, nasce, nel 1900, Alfredo Paluselli. Trascorsa l’infanzia tra Svizzera e Germania torna in Italia ma se ne va presto in America imbarcandosi clandestino su una vecchia nave.
Tra mille difficoltà approda negli Stati Uniti dove migliora le spiccate doti artistiche, lavora e si avvia all’atletica sportiva. Torna per breve tempo in Svizzera dove apprende le nuove tecniche sciistiche nate nel frattempo.
Forte della conoscenza di quattro lingue fa il traduttore a Milano ma ritorna presto nella sua amata Val di Fiemme dove importa gli sport appresi in America fondando una squadra di atletica. Inizia poi ad arrampicare intraprendendo un lungo dialogo con le rocce delle Dolomiti. Svolge la professione di guida alpina in Val di Fassa e appena può disegna, scolpisce e scrive. Diventa maestro di sci nel 1934, tra i primi in Italia.
Attratto dagli ampi panorami di Passo Rolle costruisce lì Capanna Cervino: rustico e panoramico rifugio poco a monte del valico. Qui fonda la prima scuola di sci delle Dolomiti. Conquista poi nuove importanti vie alpinistiche, inaugura piste, impianti e servizi sciistici innovativi e compie mille altre imprese tra genio e follia che lo rendono una leggenda ancor da vivo.
La sua insaziabile fame di ricerca lo conduce infine alla creazione della sua opera più importante: Baita Segantini. Crea anche un piccolo lago di fronte ad essa in modo che la bellezza delle rocce e della sua amata Baita possano lì riflettersi, ma tutto questo non prima di aver tracciato con le sue stesse mani la strada per arrivare fino a là.
A Baita Segantini vive in solitudine per trentacinque anni continuando il suo personale dialogo con le rocce, l’arte, la poesia e l’infinito. Trascorre inverni infiniti tra enormi difficoltà ma sempre avulso da ogni legge e lontano da qualsiasi automatismo.
Il monumento in bronzo nei pressi di Baita Segantini perennemente lo ricorda e accompagna nella vista del Cimon della Pala chi ancora crede nei suoi stessi ideali.
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loris paluselli
19 aprile 2013 at 10:40
Ciao recentemente sono diventato nuovo presidente dell’associazione ziano insieme.E’ da molto tempo ma per sfortuna in mancanza proprio dello stesso che discutevamo in direttivo di organizzare un evento in ricordo di Alfredo. Io ipotizzavo addiruttura un esposizione con delle sue opere pittoriche e scultoree, argomento interessante ma difficile da reperire la materia prima. Ho letto di questa prossima uscita del libro e sarebbe meraviglioso per me e per l’associazione creare una serata di presentazione e promozione di questa pubblicazione a Ziano. E’ un’idea e sarei felice poterne parlare direttamente con Alfredo. Grazie. Loris Paluselli 3200710599
Alfredo
8 maggio 2013 at 07:36
Ciao Loris, ti ho richiesto l’amicizia su Facebook, ci sentiamo là.
Comunque ti posso anticipare che colgo con gioia la tua idea e mi auguro che Ziano voglia rendere nuovamente merito al cittadino Alfredo Paluselli, sarebbe un onore come lo fu nel 1994. Alfredo