Si è svolta venerdì 23 maggio 2014 la serata incontro tra la popolazione di Predazzo e…
L’annuncio è stato dato dall’attuale sindaco di Predazzo Maria Bosin venerdì mattina, durante la cerimonia di consegna delle benemerenze che si svolge come da tradizione il 25 luglio, festa di San Giacomo, patrono di Predazzo. Marino Felicetti è stato ricordato con un minuto di silenzio, essendo stato anche sindaco del paese.
Francesco Morandini, bibliotecario di Predazzo, lo ricorda così in una lettera pubblicata su L’Adige: «Marino è stato forse uno degli ultimi protagonisti di una stagione politica che dall’immediato dopoguerra si è protratta fino all’inizio degli anni Ottanta. Socialista, è stato candidato nel Psiup, e poi comunista, Marino Felicetti ha vissuto questa stagione politica con un profondo senso del bene comune, della democrazia diretta e della tutela del patrimonio storico del paese e della Comunità di Fiemme».
Laureato in chimica agraria a Bologna nel 1946 con una tesi sull’importanza dei boschi nell’economia della valle di Fiemme e l’utilizzazione dei residui legnosi per la trasformazione in alcol, ha lavorato come chimico nello stabilimento minerario di Mezzavalle, per poi dedicarsi, a partire dagli anni ’60, all’insegnamento e al lavoro con la Federazione della razza grigio alpina.
«La sua grande passione politica» ricorda Morandini «l’ha espressa soprattutto nella difesa dei diritti e delle prerogative dei Vicini della Magnifica Comunità di Fiemme e della Regola Feudale di Predazzo. Ha lottato contro l’uso indiscriminato delle risorse della Comunità (come il regolamento per l’incentivazione economica che distribuiva contributi a pioggia agli albergatori) per salvaguardare il diritto di legnatico, ed è stato il propugnatore – quando è stato rivisto lo Statuto – di una Comunità che ripristinasse le assemblee come forma massima di democrazia diretta, in alternativa ad un “Comun generale” privo di potere come poi si è rivelato».
Ma è stata soprattutto la Regola Feudale di Predazzo che ha visto l’impegno e la passione di Marino Felicetti. «Una passione assolutamente “politica”, nel senso letterale e più nobile del termine, per questa comunione collettiva che rappresentava per lui un’imprescindibile occasione e forma di tutela del bene comune, più di qualsiasi altra forma possibile di gestione delle risorse e del patrimonio della nostra gente. Con Marino “Marson” se ne va un pezzo, forse l’ultimo, di quella generazione che ha vissuto intensamente, e senza tornaconto, il senso di Comunità e di Comunione dei beni collettivi».
I funerali si terranno oggi, domenica 27 luglio alle ore 18, presso la chiesa arcipretale di Predazzo. La salma è esposta presso l’abitazione di via Mazzini come hanno voluto i figli Marco (dirigente dell’Istituto Comprensivo di Cavalese), Alberto e Chiara e la moglie Ljdia.
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cesare
29 luglio 2014 at 16:09
Gli uomini passano, ma rimangono e vivono ancora per le opere e le iniziative che ci hanno lasciato ed il loro ricordo resta così fiso in noi, specie per il bene che hanno dimostrato e saputo realizzare. Così il Professor Marino ci sarå presente, mantenendo intatta quella Sua vitalità che sempre l’ha contraddistinto nel mondo della scuola, intesa questa anche come ammaestramento di vita, ed in quello del comune bene sociale.
cesare
29 luglio 2014 at 16:09
Gli uomini passano, ma rimangono e vivono ancora per le opere e le iniziative che ci hanno lasciato ed il loro ricordo resta cosī fiso in noi, specie per il bene che hanno dimostrato e saputo realizzare. Cosī il Professor Marino ci sarå presente, mantenendo intatta quella Sua vitalitå che sempre l’ha contraddistinto nel mondo della scuola, intesa questa anche come ammaestramento di vita, ed in quello del comune bene sociale.