I ragazzi che si preparano alla Cresima sono invitati con i genitori e padrini ad…
Con lunedì le celebrazioni feriali, secondo il solito orario, saranno qui in chiesa e non più presso la cappella; l’orario dei funerali è posticipato ad ore 18.00
Venerdì, san Giuseppe artigiano, inizia il mese di maggio; in questa ricorrenza la S. Messa viene celebrata ad ore 20.00; non c’è la Messa della mattina
Sabato alla S. Messa delle ore 20.00 verranno celebrati in modo particolare i nostri patroni Filippo e Giacomo nella ricorrenza della loro festa
Domenica prossima ad ore 10.00 ci sarà la Messa di I^ Comunione e ad ore 17.00 il momento di ringraziamento con i comunicandi davanti a Gesù Eucaristia
Si comunica che ci sono ancora posti liberi per i campi-scuola a Santa Giuliana di Levico; gli interessati sono invitati ad affrettarsi a iscriversi presso la segreteria parrocchiale
Il decanato di Fiemme e la consulta per la Pastorale della salute organizzano due incontri di riflessione; il primo è mercoledì a Cavalese ad ore 20.30 presso il teatro dell’oratorio ed il secondo sarà il mercoledì successivo a Predazzo presso l’aula magna di Casa Maria Immacolata sempre ad ore 20.30; i dettagli sono esposti all’albo esterno e in fondo alla chiesa
Infine il decanato di Fiemme organizza un incontro dal titolo “L’enigma dell’identità: essere maschi e femmine oggi. E il Gender?” con il sessuologo dottor Gregorio Pezzato; vista l’importanza dell’argomento, inserito nell’ambito scolastico, che riguarda innanzitutto la persona umana e poi anche la sfera cristiana, sono particolarmente invitati i genitori dei bambini e ragazzi martedì ad ore 20.30 presso l’aula magna di Casa Maria Immacolata; verrà ripetuto venerdì 8 maggio presso l’oratorio di Cavalese
Su Campari & De Maistre appare una recensione dell’opuscolo scritto dal filosofo Alain De Benoist che spiega l’estrema radicalità dell’ideologia gender, anche rispetto all’omosessualismo.
“….L’omosessualità ad esempio è in sé e per sé una negazione dell’eterosessualità (naturale) voluta da Dio e come tale sembra una negazione assoluta (simpliciter), e non superabile. La teoria del gender invece, benché sostenuta soprattutto in ambienti omosessualisti, supera a sinistra l’omosessualità tradizionale.
Questa ammetteva la differenza sessuale innata tra uomo e donna, pur riconoscendo la legittimità di orientamenti sessuali dismorfici, cioè diversi da ciò che la natura ha stabilito nel sesso biologico. Il gender supera l’omosessualità poiché tra i suoi errori, mirabilmente descritti dal filosofo Alain de Benoist, c’è la negazione nettissima della stessa realtà del sesso biologico come tale.
Nel suo opuscolo sintetico e in un certo senso esaustivo (“Oltre l’uomo e la donna. Contro l’ideologia gender”, Edizioni Circolo Prudhon, 2015, pp. 57, euro 6), de Benoist cita molti tra gli slogan dei fautori del gender (i quali auspicano, non dimentichiamolo, la violenza dolce e apparentemente indolore da praticarsi sui bambini nelle scuole di Stato).
Eccone un campione sufficiente: “Uomo e maschio potrebbero designare sia un corpo femminile che un corpo maschile; donna e femminile sia un corpo maschile che femminile”(Judith Butler, capofila del femminismo radicale e profetessa dei gender studies); “La natura non è sufficiente a definire la differenza dei sessi (…). La differenza dei sessi non è un semplice dato della natura (…). Non si nasce maschio o femmina. Questo è il punto di partenza di ogni riflessione sul gender” (Eric Fassin); “La teoria del gender come l’omogenitorialità rimette in causa la rappresentazione ancestrale che le donne e gli uomini disporrebbero di una essenza propria che darebbe loro delle caratteristiche specifiche e soprattutto complementari” (Caroline de Haas).
Quest’ultima frase è materialmente vera: la teoria del gender e l’omogenitorialità, nella loro assurdità e contraddittorietà, in effetti minano non una o più tradizioni ancestrali umane, ma la Tradizione universale di tutti i popoli della terra, sovvertono i cardini della morale, giustificano la violenza, la perversione, l’omologazione-schiavitù degli uomini e la soppressione della natura. Se c’è qualcosa che abbatte la natura più dell’atomica, le piogge acide e gli OGM, è la teoria del gender.
La radice filosofica di queste vomitevoli abiezioni sta nel rapporto, falsato appositamente, “tra la natura e la cultura”. Certo, come spiega l’autore, ci sono convenzioni, tradizioni, usi e costumi per individuare il maschile e il femminile che dipendono dalla storia, dalla cultura e dalle credenze dei popoli: potremmo immaginarci una società in cui alle femmine sia associato il fiocco celeste e ai maschi il fiocco rosa, o i capelli lunghi all’uomo e quelli corti alla donna, etc. etc. Ma questi elementi culturali, in un certo senso contingenti (Cristo aveva i capelli lunghi…), non negano affatto l’esistenza della natura, cioè della differenza tra l’umanità maschile e quella femminile, tra la natura intima dell’uomo e della donna, perfettamente complementari dal punto di vista biologico-psicologico-sessuale.
Negare la natura per sottolineare la discutibilità di alcuni elementi tipici della cultura è un abbaglio così immane che non può avvenire sine ira et studio. E la volontà evidente qui è quella di distruggere, di decostruire la famiglia e in essa la pace e l’armonia della società, umana e cristiana.
Al contrario come ha scritto Michel Schneider, “non si sceglie il proprio sesso e non ce ne sono che due soli”. E’ la logica iniqua dell’iper-capitalismo consumista che vuole l’aumento delle scelte oltre il limite della natura per favorire la logica del mercato e dell’acquisto: anche il sesso biologico oggi è oggetto di compravendita! E moltissimi bambini vengono abortiti perché non sono del sesso desiderato.
Nota invece de Benoist che la “differenza di sesso è la differenza più immediata, la differenza prima all’interno del genere umano, ed è altresì quella che permette alla specie di riprodursi”. Gli omosessuali in realtà, “sono uomini e donne come gli altri dal punto di vista del sesso biologico. E’ dunque un abuso di linguaggio qualificare l’omosessualità come terzo sesso”. Ma su questo il filosofo è stato ampiamente superato dalla fantasia dei media (al servizio delle logge) i quali ipotizzano ora anche dei nuovi generi: bisexual, transgender, ungender, queer, e moltissimi altri! La visione dell’essere umano al di là del sesso di appartenenza è definita una visione giustamente come “negazionista della realtà della differenza sessuale”: per la Butler infatti l’uomo nasce neutro e sarebbe la società a (de)formarlo sessualmente.
Oggi quindi dovremmo favorire la nascita di apertissimi e tollerantissimi gay e trans, e non di ottusi e antiquati maschi e femmine, rappresentanti archetipici della società patriarcale, misogina e bigotta!
Gli studi scientifici (non finanziati dai gruppi di potere) ci dicono invece che tutto nell’uomo è sessuato, non solo l’apparato genitale, ma anche il cervello e questo spiega perché “Quando li si contraddice, le bambine piangono, i bambini danno calci”. D’altronde, “nel corso della vita, gli uomini rischiano di più delle donne, hanno più incidenti, commettono più crimini e atti di delinquenza, sono arrestati più frequentemente, si ammalano di più e muoiono più giovani”.
La confusione sessuale di oggi è una delle cause principali della violenza, della depressione, della noia di vivere, della debolezza, dell’odio, dell’ignoranza e dell’immoralità: che qualcuno voglia inculcare queste tendenze nei cuori dei nostri figli deve solo riempirci di orrore. E di coraggio.
Fabrizio Cannone
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Luca Donazzolo
26 aprile 2015 at 23:07
Per chi divide la società in uomini e donne è assolutamente problematico definire chi non sta all’interno di questo schema, ma al di là di quello che si scrive sulla carta di identità vi è la necessità di sapere se una persona è uomo o donna? Inoltre dire che la società contemporanea DEFORMA sessualmente le persone credo sia aberrante e privo di ogni buon senso.
Ah, beh certo, lo afferma Alain De Benoist, fondatore culturale della Nuova Destra francese… (no comment).
Ogni persona ha il diritto di essere ciò che è!
Non siamo noi a decidere cosa sono o come devono essere gli altri.
Leonilde
13 maggio 2015 at 21:42
Ma in che modo viene diffusa questa “ideologia gender”nelle scuole? Io francamente non ho mai avuto alcuna percezione di tutto ciò.Affermare poi che violenza,depressione,noia,immoralità etc etc siano causati dalla “confusione sessuale”mi sembra azzardato e particolarmente pericoloso.Noi genitori abbiamo un bella responsosabilità nell’insegnare ai nostri figli il rispetto x le persone in quanto tali,senza vincoli di sesso,nazionalità,colore e religione. Personalmente ho avuto più problemi a contrastare una frase ascoltata durante la messa:”chi non crede a Gesù ha il vuoto nel cuore, chi non viene in chiese ha il vuoto nel cuore”. E io che da cattolica ho sempre insegnato a mia figlia che tutte le religioni vanno rispettate e allo stesso modo anche chi non ha un credo religioso perchè non è la fede ad indicare se una pErsona è “buona”o meno. Non servono le petizioni,serve il buon senso,il rispetto delle idee e i genitori che si prendano la responaabilità di seguire e parlare con i propri figli.