Il viaggio pellegrinaggio a Medjugorje si è svolto dal 29 sett. al 3 ottobre ed è stato organizzato dell’agenzia Orizzonti di Riflessione di Rovereto con partenza e arrivo da Predazzo. Per la maggioranza dei partecipanti era la prima volta che raggiungevano questo paesino dell’ex Iugoslavia ormai famoso in tutto il mondo per le apparizioni della Madonna a sei veggenti che sono iniziate il 25 giugno 1981 e che continuano tutt’ora. Il gruppo ha visitato i luoghi delle prime apparizioni accompagnato da una guida del posto, la sig.ra Vesna che ha partecipato fin dall’inizio alle vicende dei 6 ragazzi veggenti, essendo amica e coetanea di alcuni di loro. Un pomeriggio di visita guidata anche nella martoriata città di Mostar che porta ancora sui muri delle case i segni di una
guerra tremenda che ha fatto migliaia di vittime. La guerra è iniziata il 25 giugno 1991 esattamente 10 anni dopo la prima apparizione di Medjugorje ed ha insanguinato quelle terre fino al 1995, risparmiando solo la conca di Medjugorje.
Il gruppo di Predazzo e Rovereto ha potuto assistere all’apparizione della veggente Mirjana del 2 ottobre 2012 alla croce blù ai piedi della collina Podbrdo. Molti hanno trascorso la notte precedente vegliando in preghiera attorno alla croce blù insieme ad altri 5/6 mila pellegrini, mentre una continua affluenza invadeva pacificamente il luogo con una presenza di 40/45 mila persone nel momento dell’apparizione che è avvenuta verso le ore 9 del mattino accompagnata da un forte tuono esattamente al suo inizio. Raccontare queste esperienze a parole è praticamente impossibile, anche le immagini che pubblichiamo sotto servono solo per un ricordo che lasciamo ai partecipanti al pellegrinaggio.
Testimonianza di Marisa C. di Predazzo a Medjugorje per la prima volta. - Non avrei pensato ad un pellegrinaggio a Medjugorje se non fosse stato per l’invito rivoltomi da una cara amica! E così, all’alba del 30 settembre, sono salita sul pullman in compagnia di altri cinquanta “compagni di viaggio” e di una guida spirituale, un frate speciale: padre Mauro Marasca.
Egli si è presentato anticipandoci che non avremo trascorso il viaggio in preghiera snocciolando avemarie ma cercando piuttosto di instaurare un clima di conoscenza e di amicizia fra di noi perchè dove c’è una buona relazione fra le persone è lì che Gesù si fa presente.
Anche a Medjugorje la Madonna viene a dirci: “Ascoltate Lui, mio Figlio, aprite il vostro cuore alla sua Parola e cercate di vivere nella quotidianità i suoi insegnamenti perchè è questa la strada per fare la vostra felicità e quella di chi vi vive accanto.
A me sembra che, in fondo, sia questa l’esortazione che si ripete nei messaggi che i veggenti ci trasmettono.
Certo non basta una buona intenzione per vivere nel concreto quello che Gesù è venuto a proporci e quindi la raccomandazione di Maria di pregare senza stancarsi per trarre proprio dalla preghiera fatta con fiducia la serenità che dà la pace del cuore. Sono solo belle parole? Io credo di no. Sento che, con umiltà e fiducia, possiamo veramente dialogare con Lei, come con una mamma, affidarle le nostre difficoltà, ringraziarla per quel po’ di bene che riusciamo ad esprimere, mettere nelle sue mani la nostra vita perchè ci guidi nelle nostre scelte, affidarle tutto il mondo perchè si converta e tutti gli uomini capiscano che solo orientando il nostro agire a quanto Gesù è venuto ad insegnarci riusciremo a vivere in pace fra di noi e con la Pace nel cuore.
“Regina della Pace prega per noi e per il mondo intero” è probabilmente l’invocazione che a Medjugorje risuona più spesso. Marisa C.
Altri pensieri o commenti li potete lasciare qui sotto, grazie.
Questo il messaggio di Medjugorje dato a Mjriana il 2 ottobre 2012
Cari figli, vi chiamo e vengo in mezzo a voi perché ho bisogno di voi. Ho bisogno di apostoli dal cuore puro. Prego, ma pregate anche voi, che lo Spirito Santo vi renda capaci e vi guidi,che vi illumini e vi riempia di amore e di umiltà. Pregate che vi riempia di grazia e di misericordia. Solo allora mi capirete, figli miei. Solo allora capirete il mio dolore per coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio. Allora potrete aiutarmi. Sarete i miei portatori della luce dell’Amore di Dio. Illuminerete la via a coloro a cui gli occhi sono donati, ma non vogliono vedere. Io desidero che tutti i miei figli vedano mio Figlio. Io desidero che tutti i miei figli vivano il Suo Regno. Vi invito nuovamente e vi prego di pregare per coloro che mio Figlio ha chiamato. Vi ringrazio.
Questo articolo è già stato letto 8288 volte!
Commenti
commenti
Michelangelo
11 ottobre 2012 at 18:41
Forse sarebbe il caso di ricordare che la Chiesa non si è finora pronunciata sulle apparizioni della Madonna a Medjugorje: quindi non so se è giusto definire “pellegrinaggio” una gita in un luogo divenuto in pochi anni troppo famoso e di riflesso oggetto di un business insperato per quelle zone.
Leggendo l’articolo, invece, uno è indotto a capire che quello è un luogo delle apparizioni della Madonna riconoscxiuto e che le stesse continuino a ripetersi periodicamente.
Massimo
12 ottobre 2012 at 13:41
La Chiesa non si pronuncia fino a quando le apparizioni non terminano; dal 2010 una commissione guidata dal card. Ruini sta nuovamente indagando e a breve dovrebbe pronunciarsi; e al momento da la possibilità di recarsi a Medjugorje con “pellegrinaggi privati (organizzati privatamente dai fedeli o da agenzie laiche) che è bene siano accompagnati da sacerdoti”.
Detto questo, ci sono stato pochi giorni fa e ho trovato un luogo dove si vive la preghiera e prevale il rispetto per chi vuole esprimere la sua devozione. Le celebrazioni liturgiche sono sempre affollate, ai confessionali vi sono lunghe file, e i pellegrini vengono da tutti i paesi del mondo. E il fenomeno delle “apparizioni”, a cui ognuno è libero o meno di credere, continua a manifestarsi. Il 2 ottobre, come citato nell’articolo, ero presente anch’io con un gruppo di Roma e abbiamo notato il lampo e sentito distintamente un tuono nel momento in cui la veggente Mirjiana ha visto la Madonna. Se si va a Medjugorje senza pregiudizi di qualcosa ci si rende conto: poi ognuno è libero di farsi la sua idea e di credere o meno a quel che sente o vede.